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22/11/07

Narcosale SI, NO, FORSE...



In questi giorni una disputa molto discutibile sta tenendo banco tra il Ministro della Salute Livia Turco e il Sindaco di Tornino Chiamparino. Il sindaco della capitale piemontese con il Consiglio di circoscrizione di centro est ha chiesto di installare nelle proprie zone delle sale non proprio convenzionali: le narcosale.

Cosa sono le narcosale? Sono degli appositi locali in cui i tossicodipendenti possono recarsi a consumare la propria dose che si stanno diffondendo già in paesi stranieri più “permissivi” in tema di sostanze stupefacenti come la Svizzera e l’Olanda, ma che stanno comparendo anche in paesi più “severi” come la Spagna.

Questione ha sollevato un polverone non solo nei piani alti della politica, ma anche tra la popolazione che si è divisa sul merito di queste narcosale, dette in gergo “stanze del buco”.

C’è infatti chi crede che l’installazione di queste sia sì un modo per togliere i tossicodipendenti dalle strade, dai parchi e dai vicoli frequentati da adulti e bambini desiderosi di evitare di fare spiacevoli incontri, ma anche un metodo per garantire a questi ultimi dei luoghi puliti, sterili ed anonimi. I tossicodipendenti che si recano in una di queste sale trovano infatti a loro disposizione materiali sterili, ma anche infermieri che sorvegliano e intervengono in caso di complicazioni o overdose.

Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia: c’è chi infatti continua ad esprimere tutte le sue perplessità mostrandosi contrari a creare posti per drogarsi poiché questo comporterebbe il grandissimo rischio non solo di non risolvere il problema, ma di attirare altri giovani verso un'esperienza di questo tipo.

Dopo una prima analisi entrambe le correnti di pensiero sembrano avere le loro ragioni, l’acqua da portare al loro mulino insomma, ma per adesso la questione a livello politico si è risolta con un nulla di fatto, nel senso che anche se la Turco, dopo un primo momento in cui si era opposta fermamente, sembri essersi convinta della utilità delle narcosale, reputi queste non ancora realizzabili.

Un argomento ancora aperto quindi e in fase di discussione. Cosa ne pensate voi?

11 commenti:

  1. Non mi è chiaro se saranno ammessi in sala anche gli spacciatori oppure comprano la dose dietro l'angolo. Mi risulta, fino a prova contraria che chi spaccia droga viene punito a norma di legge.
    Perchè la Turco non ci manda per primi i suoi figli, nipoti parenti stretti????? Io la denuncerei per agevolazione allo spaccio di droga.

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  2. ho sentito parlare che qualcosa di simile c'è anche a palermo. però non si tratta di luoghi dove drogarsi ma di posti dove i tossicodipendenti sono assistiti. non so se ci sia un nesso tra qst 2 cose

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  3. forse dal punto di vista pedagogico non saranno il massimo; però non possiamo nemmeno essere i soliti ipocriti, abbiamo un parlamento in cui, come è stato recentemente dimostrato (vedi servizio delle iene) in cui l'uso di droghe è diffusissimo.
    la droga è un problema sociale, ma non è coprendosi gli occhi che si risolve il problema.
    le narcosale avrebbero almeno tre vantaggi: il costante monitoraggio dei tossicodipendenti, la quantomeno parziale sottrazione del mercato della droga alla malavita (la stessa che porta la cocaina all'interno dei ministeri); e in fine un controllo sulla qualità delle droghe (si eviterebbero molte overdose e morti per dosi tagliate male.
    nei paesi dove vigge una certa liberalità inoltre non è stato ancora appurato un aumento del consumo di droghe.
    se volete poi credere alle parole di una certa destra reazionaria e bigotta , vedi il Fini promotore del FamilyDay, convivente e con prole...o il Casini cristiano e divorziato fate pure.
    gli stessi fascistoidi che si lamentano della prostituzione delle strade e dello spaccio ad opera degli extracomunitari sarebbero i primi a vedere risolti i loro razzistici problemi (dimenticando che puttanieri e tossici lo sono poi i loro connazionali).

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  4. gattopardo forse hai capito male un punto: nelle narcosale non si può acquistare la dose! sarebbe come la legalizzazione dello spaccio di sostanze stupefacenti. i gestori delle narcosale si limitano a monitorare e ad intervenire in caso, cm dici bene tu e gli autori del post, di overdose e di dosi tagliate male. i gestori delle narcosale non possono vendere nulla. addirittura ho letto in un articolo sulla repubblica che gli è pure vietato di aiutare il tossicodipendente a iniettarsi la dose.

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  5. forse più che non capire bene mi sono espresso male, voglio dire che sono daccordo con il Ministro Livia Turco ._________________________________________________________________
    (Notiziario Aduc) No alle narcosale dove i tossicodipendenti arrivano gia' muniti di droga. Lo dice il ministro della Salute, Livia Turco, scrivendo al sindaco di Torino Sergio Chiamparino.
    Questo il testo della missiva: “Voglio subito dirti che condivido pienamente lo spirito della proposta di sperimentazione delle cosiddette “narcosale”, che mi hai comunicato nella tua lettera del 30 ottobre. Ritengo anch’io, infatti, che l’iniziativa potrebbe offrire un valido supporto alle azioni di prevenzione e di contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti, nell’ambito delle strategie di riduzione del danno.
    Ho sottoposto, pertanto, la questione ai competenti uffici tecnici del Ministero, chiedendo loro di fare una prima valutazione, finalizzata a individuare un possibile percorso per l’avvio di un progetto sperimentale.
    Le risposte che ho ricevuto mi segnalano che l’attivazione di una sperimentazione nel senso proposto richiede comunque un intervento di livello legislativo, che – mediante un’apposita disciplina derogatoria rispetto alle previsioni del Testo unico sugli stupefacenti (D.P.R. 309/1990), come recentemente modificato dalla legge Fini-Giovanardi (Legge 49/1996) – ponga sia i tossicodipendenti, sia gli operatori sanitari coinvolti nella sperimentazione stessa al riparo dal rischio di irrogazione delle sanzioni previste dalla norme vigenti e consenta di mantenere l’iniziativa in un ambito di sostanziale rispetto degli impegni che lo Stato ha assunto con le convenzioni internazionali in materia di stupefacenti.
    Sono certa che anche Tu, come me, avresti serie perplessità nel realizzare una sperimentazione incentrata sul consumo, in locali controllati, di eroina acquisita dai tossicodipendenti sul mercato illecito e da loro stessi portata nella sala di somministrazione.
    Infatti, benché questa fattispecie, come è noto, sia quella già realizzata nelle esperienze di altri Stati, appare difficile superare il disagio che la stessa suscita, sia perché non è idonea a scalfire l’illegalità del mercato delle sostanze, sia perché rende più difficile un efficace controllo sulla quantità e, soprattutto sulla qualità degli stupefacenti assunti, con maggiori rischi per i tossicodipendenti.
    Ritengo senz’altro più utile, sotto il profilo sanitario, una sperimentazione – certo più ardua e complessa ma anche ben più significativa – che affidi a personale sanitario specializzato il compito di consegnare in modo controllato l’eroina e poi assistere e monitorare nel tempo il tossicodipendente.
    L’impatto di questa soluzione sulla normativa vigente, peraltro, è assai più pesante, a cominciare dalla individuazione delle modalità con cui la struttura sanitaria viene a disporre della sostanza stupefacente. Ma credo che l’importanza della posta in gioco giustifichi un forte impegno da parte delle istituzioni.
    Per procedere concretamente sul terreno della fattibilità, si potrebbe istituire un gruppo di lavoro misto fra i tecnici del Ministero e quelli del Comune di Torino e della Regione, che, anche con il sostegno tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità, possa, dopo aver approfondito le esperienze straniere, individuare le linee essenziali di una possibile proposta di disciplina della sperimentazione, da sottoporre al legislatore”.

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  6. ma si va pure a sniffare in qst posti o ci si buca solo?

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  7. no per sniffare si va in parlamento.
    a quanto ne so io le narcosale sono destinate a persone già inserite in un piano di monitoraggio, non sono delle sorte di coffeshop , insomma, sono degli ausili per chi è coclamatamente in una situazione di dipendenza.
    non penso che, eventualmente, il target del cocainomane tipo sia comunque interessato alle narcosale

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  8. scusate il paragone. ma dato che le buttane esistono e' necessario aprire bordelli per farle esercitare? Mi sembra che i politici s'inchinano di fronte a problemi che anzicche' affrontarli e cercare soluzioni ai gravi effetti della droga, ora cercano di dare spazio e privacy a quelle povere creature.

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  9. per le buttane a marineo il problema non si pone....!!!!tanto c'è il boschetto, e il posteggio della serra ad ospitarle

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  10. he ca**o vuoi dire ??allora chiunque ragazza vada al posteggio o al boschetto è una buttana??
    esprimiti cn più precisione per favore..!!è troppo generico il tuo messaggio,nn credi?

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