
Da leggere preferibilmente con sottofondo musicale “Revolution”, The Beatles, White Album
Marineo gode di vocazioni capaci di avviare efficaci processi di economia: Il bosco della Ficuzza con la sua biodiversità, la storia di Marineo e le tradizioni secolari, il Premio internazionale di Poesia, la rappresentazione allegorica della vita di san Ciro, la presenza di realtà produttive agroalimentari di qualità (vino, olio, salumi, prodotti da forno), gli eventi agonistici regionali (gran fondo MTB), la salubrità dell’aria, la vicinanza strategica dal capoluogo di regione. Tutti elementi che se efficacemente messi a sistema, produrrebbero valore economico per il territorio di Marineo.
Come ?
Con una pianificazione strategica di valorizzazione territoriale: una pianificazione di azioni singole – ma interconnesse in un quadro logico unitario - per avviare percorsi di sviluppo locale in molti settori (turismo, gastronomia, impresa, servizi).
E’ necessaria una forte sensibilità e partecipazione dei cittadini e dei portatori di interessi, che rappresentano gli attori principali del territorio, cioè il capitale umano.
Costruire una o piu’ “VISION DI MARINEO”: 1) Marineo città del turismo naturalistico, enogastronomico, sportivo e culturale, 2) Marineo città della comunicazione della cultura e dell’innovazione, 3) Marineo città delle attività produttive di qualità, …. VISIONI che servono a creare un economia della cultura del “ben vivere”. Il ben vivere come patrimonio sociale e ricchezza economica di una comunità.
La costruzione di una pianificazione strategica di valorizzazione territoriale non può che partire da una piattaforma sociale “etica”, intendendo per etica il bagaglio culturale di valori che muove l’individuo a selezionare obiettivi da perseguire nell’azione quotidiana per il miglioramento della qualità della propria vita e di quella degli altri. Dedicarsi anima e corpo, e in sinergia con i diversi soggetti e operatori del territorio, alla costruzione di progetti negli ambiti: energie rinnovabili, innovazione tecnologica (internet, wi-fi pubblico, commercio elettronico, erogazione di servizi pubblici on-line, VOIP per la telefonia su internet), sviluppo urbano sostenibile, promozione turistica, promozione delle PMI locali attraverso reti strategiche locali. Avviare progetti per la nascita di un polo culturale multimediale, quale incubatore di impresa culturale locale, luogo per lo scambio di esperienze culturali nazionali ed internazionali e per la sperimentazione di prodotti artistici e intellettuali capaci di generare economia. Costruzione dell’armatura culturale locale per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del territorio (Siti internet, blog e forum per l’animazione territoriale).
Costruire i presupposti logistici per la valorizzazione turistica del territorio attraverso la creazione di reti strategiche. Creare turismo settoriale di qualità (naturalistico, enogastronomico, culturale).
Attivare di una rete agroalimentare territoriale per la realizzazione di un polo espositivo caratterizzato da filiera produttiva corta con vantaggi economici per tutti gli operatori del settore e per gli utenti finali (riducendo al contempo gli impatti ambientali).
Realizzare un SIT sistema informativo territoriale georeferenziato per la costruzione di un database informativo, fondamentale per i processi progettuali e per il monitoraggio efficace delle dinamiche sociali ambientali economiche e culturali del territorio attraverso l’uso di indicatori di performance.
E ad aiutare nella fattibilità di queste azioni ci sono oggi numerosi strumenti finanziari dell’Unione Europea, della Banca Europea degli Investimenti, degli Accordi nazionali di Programma Quadro e della Regione Sicilia. Basta solo freschezza di idee e volontà progettuale, pubblica e privata (se unita è meglio)! La realizzazione di queste azioni nel tempo (come già avviate da altre realtà delle dimensioni territoriali di Marineo) potrebbe contribuire concretamente alla valorizzazione del territorio di Marineo generando benefici collettivi in termini economici, sociali e culturali. Favorirebbe inoltre lo sviluppo della creatività locale (principale prodotto derivante dall’utilizzo intelligente del capitale umano) e farebbe entrare Marineo in quell’elenco di realtà territoriali che hanno lavorato e continuano ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi di coesione sociale ed economica dell’Unione Europea (Strategia di Lisbona del marzo 2000: società ed economia basata sulla conoscenza - miglioramento della competitività).
MISSION IMPOSSIBLE ?!?!?!?
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Cirù ma fin'ora unni ha statu? La maggior parti di sti cosi s'annu realizzatu non ultimo il consorzio d'imprese marinese l'idea era quella (nella visione di grande sviluppo) di realizzare un percorso artigianale all'interno del centro urbano (qualche anno fà abbiamo visto i mega manifesti anche a Palermo) per favorire lo sviluppo delle creatività locali e la promozione bla bla bla bla..... in poche parole tutto quello che tu dici si potrebbe realizzare. IL RISULTATO di questi finanziamenti: i commercianti che hanno aderito al consorzio hanno dato un look nuovo alla propria vetrina a spese della comunità europea. Circa vent'anni fà si parlava di area artigianale fra gli artigiani c'era un certo entusiasmo: la facemu a condrada favarotta? no 'nca l'autotreni nun ponnu girari, allura fussi bonu alu ventagliu si vicinu a la luisa..... Caro Ciro, la classi dirigenti chi amo avutu affussaru puru le IDEE !!!!!
RispondiEliminaappunto anonimo.. ma a gestire queste cose ci sono sempre stati inetti, di destra e di sinistra.. è ora di cambiare radicalmente.. ci vuole gente competente e appassionata, come ciro..
RispondiEliminaPer favore...quello del consorzio d'imprese fu un vero furto alle casse europee e quindi di noi tutti. L'idea di Ciro è ottima! Modernizzare la nostra comunità significa aprire nuove porte specialmente a noi giovani. Un paese evoluto e che sfrutti al meglio le potenzialità che abbiamo già. Per fare tutto ciò si bisogna di gente nuova e soprattutto di gente giovane che sia al passo con l'evoluzione. So che il comune di Corleone opera già in tal senso puntanto verso la qualità e la forza lavoro di gente giovane in grado di sfruttare nuove risorse. Non mi serve ricordarvi che il nostro comune è governato da gente che è li da 20 anni sindaco compreso (gira e rigira sono sempre le stesse persone) ed è quindi assurdo pensare al futuro puntando su gente del passato. Rinnoviamo radicalmente il comune e poi ne riparliamo..
RispondiEliminaciao Ciro bell'intervento. Però se posso consigliarti leggi meno "Maurizio Carta". Parlare di armatura culturale, sit e tanto altro ancora sono belle cose. Ma sai cosa ci vuole per applicarle tutte? Mi riferisco sia in termini di tempo, di studio, di costi e di cultura locale. Calare una realtà cittadina, dalla quale tu provieni, in una realtà locale paesana, con tutti i limiti effettivi di essa, è tutt'altra cosa. Si rischia di aggiungere parole a tante altre che ne sono state dette in campagna elettorale.
RispondiEliminaPiù che azzerare io impegnerei risorse e professionalità per tutte quelle iniziative intraprese, e mi riferisco a Cim, PRUST, Patto territoriale alto belice corleonese, metropoli est, Unione dei comuni ecc...(dove il Comune impegna i nostri soldi) Il salto di qualità sta proprio qui, nel fare funzionare al meglio questa realtà esistente. E' bello potersi confrontare con te che ha un'impronta culturale completamente diversa da noi giovani marinesi, ma secondo me è un'arma a doppio taglio, che si mette entusiasmo in chi ti ascolta o legge, ma rischia di essere abnormemente sproporzionato per la realtà, ma soprattuttto per la pèotenzialità locali.
Ciao e alla prossima
http://first.aster.it/doc07/2007-09-26_IVC_Programme_Manual_Final.pdf
RispondiEliminaGiusto per essere concreti, il Programma comunitario INTERREG IV-C (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) finanzia 321 milioni di Euro (2007-2013) in Europa per progetti trasnazionali sulle seguenti priorità: INNOVAZIONE ED ECONOMIA DELLA CONOSCENZA (innovazione ricerca e sviluppo tecnologico, imprenditorialità e PMI, società dell'informazione, occupazione, capitale umano ed educazione) - AMBIENTE E PREVENZIONE DEI RISCHI (rischi naturali e teconologici, gestione acqua e rifiuti, biodiversità e preservazione della natura, energia e mobilità sostenibile, eredità culturale e paesaggio). Sul sito www.interreg4c.net/projects.html#_111 si trova il database dei progetti presentati da enti siciliani (in cerca di partners). Un progetto che trovo interessante anche per Marineo, è ad esempio, quello dal titolo "South Europe 2 Wheels Network". Una proposta progettuale per sviluppare reti trasnazionali di cicloturismo in aree naturali, le "greenways europee" e i "Bike Parks" nel sud Europa. Questo significa turismo e indotto. Ma scorrendo il database delle proposte inserite, si scorgono altri progetti per lo sviluppo dell'agroturismo. Questo per dimostrare che un piano strategico di valorizzazione del territorio (oggetto del mio articolo) si nutre di queste iniziative e trova ampi finanziamenti in interessantissimi programmi comunitari. Ma questo programma (l'INTERREG IVC) è uno dei tanti disponibili sui vari campi della governance urbana e su quello della valorizzazione territoriale. Basta solo crederci e tuffarcisi dentro (come fanno altri) !!!
Piero, grazie dell'intervento. Già.. Maurizio Carta comincio' a parlare di armatura culturale 10 anni fa! In molte realtà territoriali funziona e genera benefici, anche se il mondo accademico siciliano (e soprattutto quello palermitano) e' troppo autoreferenziale per avere un approccio pragmatico con il territorio locale ! Risultato: pochi luoghi della creatività, quella creatività che nel nord italia e in europa genera economia e impresa ! Ma andiamo a Marineo. Non ho mai detto di azzerare quello che di "positivo" ha potuto metter su' la comunità di Marineo fino ad oggi, e non ci ho nemmeno pensato, sarebbe come distruggere parte dei suoi sforzi nel cammino verso lo sviluppo economico! Parlo solo di pensare alla creazione di un PIANO STRATEGICO, quello strumento condiviso dal basso (cittadini e portatori di interessi locali) che consente di dare a Marineo una Mission per raggiungere obiettivi di sviluppo economico e sviluppo dell'economia della cultura. La cultura e' un valore intangibile, non è petrolio, ma l'Unione Europea, con la strategia di Lisbona, la pone (conoscenza - cultura) come uno dei principali fattori per lo sviluppo economico di una collettività e allo stesso tempo fattore per raggiungere la coesione sociale ed economica non solo all'interno dell'area UE, ma anche nel circuito del mercato globalizzato. Seguo, come molti, un motto che anche tu conoscerai abbastanza bene: "think globally and act locally"! Ma quel "locally" non ha limiti di abitanti o di kmq !!!
RispondiEliminaIn vari siti web, in tv, nei quotidiani, mi capita sovente di vedere realizzato quello di cui parlo, nel mio articolo, in paesi delle stesse dimensioni di Marineo. Se non avessi visto tanti casi di "buone prassi" di valorizzazione territoriale attraverso piani strategici, non mi sarebbe venuto in mente di proporre questo articolo per Marineo.
Ahh.. dimenticavo... i sogni si possono realizzare ! Dipende con che intensità ci si crede !
http://www.unipa.it/~mcarta/
RispondiEliminaCiro la mia era soltanto una provocazione. Mi spiego meglio. Se posso essere sincero del tuo intervento mi ha dato fastidio quei paroloni evidenziati in grassetto, che i più non sanno di cosa realmente trattino, se non per quella breve esplicitazione che hai dato. Se con tutto il tuo discorso volevi semplicemente dire che ci sono dei programmi comunitari dove attingere i finanziamenti, mi dispiace ma non dici niente di nuovo.
Ti ripeto che per fare seriamente quello che dici tu ci vogliono studi lunghi diversi anni, e diverse centinaia di migliaia di euro solo di parcelle per i professionisti, e purtroppo se conoscessi il bilancio di un piccolo comune di 7000 anime, dove 80% è vincolato a spese fisse, vedresti la non applicabilità in maniera seria e pianificata.
Molte delle cose che tu descrivi:sviluppo urbano sostenibile, promozione turistica,valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del territorio, incubatore di impresa,energie rinnovabili,commercio elettronico, erano accessibili tramite gli enti e le organizzazioni di cui il comune fa parte. Purtroppo i progetti presentati dal comune non sono riusciti ad ottenere i finanziamenti (eccezion fatta per alcuni), perchè bisogna dire che il presentare semplicemente un progetto non è condizione necessaria e sufficiente per ottenere l'erogazione del contributo. Infatti viene stilata una classifica per meriti, e per ottenere questi meriti bisogna investire denero in professionalità e competenze.
Ciao
PS: Non sono un sostenitore dell'attuale amministrazione
Concordo con il tuo ultimo post e sopratutto quando parli di PIANO STRATEGICO che, come ho detto prima implica dei costi Infatti il "fare tanto per provarci" non porta a niente, cattedrali nel deserto.
RispondiEliminaPurtroppo conscio di tutto ciò che c'è dietro a tutto quello che hai detto, sono convinto che prima di relizzare un sogno, basta realizzare qualche desiderio.
La strada che prospetti è quella giusta, io amo Marineo, ma purtroppo è indietro 40 anni. Il mio essere pessimista scaturisce forse dalla rabbia che ho dentro per le tante cose che non si riescono a fare, e se si fanno si fanno male, e ancor di più se parli con i coetanei,ti cadono le braccia, non riuscono a vedere più lontano del proprio naso.
Bisogna dare una svolta epocale sì, ma partendo dal piccolo.
ciao
Piero mi fa piacere che l'hai detto tu !!! "il presentare semplicemente un progetto non è condizione necessaria e sufficiente per ottenere l'erogazione del contributo. Infatti viene stilata una classifica per meriti....".
RispondiEliminaCi lavoro da 10 anni ormai alle application form, ai vari formulari dei bandi regionali, ministeriali e comunitari. E dopo anni ho capito che se un individuo dal quoziente intellettivo medio (i consulenti non sono sempre la soluzione!) si legge dalla prima riga all'ultima delle linee guida (tante pagine, piu' di 100 a volte, e in inglese a volte !) per i formulari di partecipazione ai progetti, la compilazione riesce automatica!
In quei periodi si fa notte e ci facciamo portare la pizza-taxi. Alla fine quello che è importante è l'IDEA ! E' quella che fa la differenza con gli altri concorrenti per l'ottenimento del finanziamento. L'IDEA deve contenere 1) gli elementi essenziali ed innovativi, per renderla realizzabile, 2) per generare il piu' alto tasso di successo, e deve, inoltre, 3) essere replicabile su altri territori con peculiarietà analoghe a quella del nostro caso. L'IDEA gioca piu' del 50% del successo di una proposta, poi se il formulario è deficitario di qualche informazione, l'ente erogatore ti chiama per integrare, ma alla base c'è un idea forte !!! In 10 anni ne ho visti di questi casi e il progetto è partito lo stesso.
Molti comuni (grandi e piccoli) sono combinati come Marineo, ma dove si avviano partenariati pubblico-privato, le cose son diverse. Bisogna coinvolgere quanto piu' soggetti privati nella realizzazione delle azioni di un Piano Strategico, ma non solo operatori locali, anche istituti finanziari, società energetiche, soggetti finanziariamente solidi. E ... altrove (in Italia) FUNZIONA !!!
mi permetto di dare un consiglio a cirospat: per far capire un concetto, un'idea, una proposta alla popolazione dovrebbe scegliere con attenzione il linguaggio da usare. non essendo io competente in materia, sinceramente dei suoi articoli capisco ben poco. ma nn credo che questo avvenga per stupidità mia.
RispondiEliminaper capire il suo articolo ho dovuto mettermi google accanto e cercare quasi ogni parola che, sottolineata in grassetto, rappresentava per me solo un criptico costrutto di parole o paroloni che siano.
alla fine più che chiarirmi mi sn confuso ancora di più.
cm ha giustamente sottolineato piero cutrona, sono concetti che un comune cittadino non potrebbe mai capire senza un'adeguata educazione. l'educazione, mi si potrebbe obbiettare, si fa esattamente con questo genere di informazioni, post, articoli e commenti. ma quello di cui sn convinto è ke fondamentale è IL LINGUAGGIO CON CUI SI DICA. sono convinto che una persona intelligente come cirospat se si sforzasse un pò di più, potrebbe spiegarci in poche parole, e di gran lunga più semplici, tutti quei concetti che già ci ha esposti. io sono convinto che otterrebbe un apprezzamento maggiore da parte della gente ma soprattutto farebbe lei capire meglio quello che scrive. è un semplice consiglio. non una critica.
progetti, comunità europea, www.it, per me sono tutti specchi messi davanti l'occhi. certo voi li piccioli li fate accussì, e avetu puro ragione, cu fiumi di inchiostro, corsi di formazione e chiacchere europee; io li faccio zappando la nuda e dura terra. il frumento lo compro a 85 centesimi e lo vendo a 20 se va bene: che dice in proposito lo sviluppo sostenibile del territorio e l'europa? susate le chiacchere e la mia ignoranza
RispondiEliminae io lo accolgo sig. Anonimo !
RispondiEliminaE mi scuso per avere utilizzato un linguaggio un po' ostico. Mi impegno sin da ora a essere piu' semplice.
Condivido la sua osservazione, pertinente e utile per un costruttivo prosieguo del confronto su questo spazio online.
In effetti "armatura culturale" me la potevo risparmiare come terminologia per esprimere il concetto! A proposito cos'è ? Una sorta di rete, fisica e online, di riferimento per facilitare la comunicazione e la produzione di offerta artistica e culturale di un territorio. Sostenuta, supportata da enti pubblici ma anche da privati, fruibile da chiunque. Valorizza l'eredità culturale e artisitica di un territorio e stimola la creatività locale. Le reti sono oggi la principale fonte di scambio di informazioni e di produzione di beni/servizi.
Una cosa molto interessante è che l'Unione Europea raccomanda i cittadini, le asociazioni, le imprese e gli enti pubblici a costruire e utilizzare queste reti per migliorare la veicolazione delle informazioni (quindi la conoscenza). Perchè attraverso lo scambio di dati, informazioni, sistemi, metodi si puo' aumentare la propria conoscenza e dalla conoscenza scaturiscono le idee creative. L'Unione Europea ha una meravigliosa concezione del capitale umano (cioè gli individui). Lo vede come la risorsa principale per creare reddito, cioè benessere economico per tutti. Piu' ampia è la diffusione delle reti informative e maggiori sono le possibilità di svilupo economico. L'Unione Europea dice esplicitamente che è la cultura dell'individuo a generare economia, e in un mondo dal mercato globalizzato (pomodorini di PECHINO nei fruttivendoli siciliani) la "conoscenza" è la risorsa che maggiormente puo' produrre reddito. Infatti viene chiamata economia della conoscenza. Valorizzare l'identità di un luogo significa mettere la "conoscenza" di quel luogo a disposizione di un nuovo mercato di fruitori (che già ci sono).
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Svariate centinaia di milioni di cinesi in 10 anni passano dalla vita rurale dei villaggi con lanternino ad olio a nuove città ipertecnologiche con i grattacieli piu' alti del mondo. E queste centinaia di milioni di cinesi che prima non sapevano nemmeno cosa significasse vacanza, fra qualche anno comincieranno a viaggiare per il mondo! Il turismo (dicono gli esperti di economia) sara' la prima industria del pianeta. A parte tutti i risvolti ambientali negativi che si avranno, il fenomeno turismo non potrà essere fermato perchè nessuno al mondo potra' togliere loro il diritto di fare quello che il mondo industrializzato ha fatto per un secolo !
E allora ? Molti territori del mondo si stanno "organizzando" per ricevere turisti, se non hanno altre risorse alternative per la produzione di economia. Stanno cominciando a mettere in rete il loro territorio, quindi le cose da vedere, da fare, da mangiare,ecc.
Così si assicureranno una fetta di mercato turistico. Poi una colletività puo decidere se attirare turismo di massa o turismo di settore. Turismo sportivo o enogastronomico, culturale o paesaggistico. Marineo ha le potenzialità (ma bisogna farle diventare opportunità) per un turismo enogastronomico (ha i prodotti), culturale (ha la storia e le tradizioni) e naturalistico (ha il bosco vicino), secondo me!
E secondo voi ?
Bhe è stato difficile leggere questo post e credo che gia mi sono scordato metà di quello che volevo dire. Credo che le idee di Ciro siano oltre che apprezabili le uniche possibili che possanoo rilanciare il nostro paese attualmente in avanzata crisi economica, culturale e oserei dire anche sociale. La progettualità e l'innovazione tecnologica a tutti i livelli possono a mio parere costituire la rampa di lancio ( o di rilancio. Vedete come un semplice sito può consentire uno scambio di idee ed opininoni che possono diventare produttive e comunque arricchire chi le legge. Io penso che l'informazione e la comunicazione siano alla base di tutto, penso a quante opportunità lavorative e di sviluppo sono state perse perchè non si conoscono i bandi, perchè nessuno stimola altri a partecivarvi ecc. E non mi riferisco solamente a finaziamenti comunitari e simili, quanti luoghi bellissimi ci sono nelle nostre zone che non vengono visistati da nessuno perchè sconosciuti? Quanti beni di interesse storico artistico architettonico vengono lasciati alla mercé del tempo e non vengono valorizzati? Quante tradizioni vanno perse? Be secondo me bisogna ripartire da questo, i giovani devono mostrare intrapendenza rimboccarsi le maniche scendere in campo in prima persona, il proliferarsi di siti internet, di associazioni, di gruppi di studio ecc, può far correre quelle voci e quelle opportunità che altrimenti diventano fruibili da pochi eletti.
RispondiEliminaBe vedete basta il taglio di un sci per provocare una valanga. E secondo me è ora di cominciare a sciare.
In merito alle parole ed alcuni concetti un po complessi, volevo dire che secondo me è anche opportuno utilizzarli, se opportunamente chiariti come peraltro è stato fatto, perchè si può sempre imparare qual'cosa.
Sull'incubatore di impresa culturale, di cui vi parlavo, ho un esempio indicativo da mostrarvi. Si tratta di un progetto gestito da un comune (San Giovanni Valdarno, 17.000 ab.).
RispondiEliminaSi chiama "Performing Media Lab - laboratorio sull’uso sociale e creativo dei nuovi media".
Al sito www.casamasaccio.it/perfomingmedialab_depliant.pdf
potete leggere il depliant illustrativo del progetto.
Lo sintetizzo.
Si tratta della formazione di un gruppo di lavoro sulla creatività sociale multimediale, dello sviluppo di una piattaforma di social networking (reti sociali online e non) rivolta alla promozione e alla auto-organizzazione delle risorse culturali e dell'iniziativa sociale nel territorio. Con la produzione di un evento finale.
Sono modi per fare "società dell'informazione" interpretando le trasformazioni dei territori nel tempo. Ci si rivolge ai media e alle peculiarità e ricchezza dei nostri territori, con tutte le valenze tradizionali, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche.
Innovazione territoriale attraverso azioni di marketing. Si tratta di sfruttare le opportunità che possono derivare dal connubbio del sistema dell'impresa con quello della cultura, attraverso la creatività.
La nuova generazione può trovare nell'interattività un'occasione di produzione d'informazione basata sull'esperienza diretta, ludica, creativa.
Sviluppare collaborazioni che mettano in rete le potenzialità partecipative dei cittadini, a partire da quelli più giovani.
Il Provocopuscolo è un esempio di Social Networking on line. L'evento del boschetto di quest'estate e' un esempio di social networking fisico.
Se l'evento di quest'estate fosse stato ripreso con telecamerine, fossero state fatte mini-interviste, fossero state domandate opinioni sui risultati e fossero stati chiesti eventuali idee propositive aggiuntive all'evento e tutto cio' fosse stato veicolato su internet (blog, youtube, siti ad hoc, contatti con riviste di arte e musica per recenzioni, ecc.) ecco che si sarebbe fatta un operazione di marketing territoriale! Cioè si comunica la ricchezza e il vigore culturale di quel territorio (c'erano: musica + pittura + gastronomia + vino + relazioni sociali = ANIMAZIONE TERRITORIALE).
Se questa operazione viene anche adeguatamente sponsorizzata ecco che si sta facendo impresa con la cultura di un luogo. Un esempio banale, ma che rende facilmente l'idea. Internet sta alla base di tutto questo processo in quanto veicola facilmente ed enfatizza: eventi, cultura, informazioni, conoscenze, arte.
Il Provocopuscolo, incosciamente (?!), passerà alla storia come il primo esempio di social networking online di Marineo (fra 100 anni sarà "archeologia digitale del territorio") ! E' uno strumento che veicola informazioni, opinioni, proposte, creatività, confronti, ognuno stando comodamente seduto a casa propria (o au chianu cu u portatile, tra un bacio e l'altro allo zito). Sta agli individui sfruttare al meglio questo strumento per creare economia della conoscenza. Io penso che come ci riescono individui in altri contesti territoriali italiani (ne leggo continuamente), ci si puo' riuscire anche quì, basta avere curiosità per queste nuove forme di fare società: quella dell'informazione e della conoscenza.
Ciro, forse volevi dire i pomodorini da PACHINO e non di PECHINO.
RispondiEliminaIL pomodoro di pachino a marchio IGP è apprezzato (ed invidiato) da tutta l'europa
Il Pomodoro Ciliegino
di Pachino
Per ulteriori informazioni visita il sito: www.igppachino.it
Per acquistare on line direttamente dai produttori i pomodori freschi di Pachino visita il sito www.ortomi.it
Il famoso ciliegino di Pachino gode di molte proprietà benefiche. E' rinfrescante, dissetante, ha effetti diuretici, ricco di licopene e di caroteni, sostante che agevolano il corretto funzionamento dell organismo e lo difendono dai radicali liberi. Contiene una buona dose di vitamina C, ad azione riparatrice e rigeneratrice su tutte le cellule dell'organismo. E' ricco anche di sali minerali, con una funzione equilibratrice e disintossicante. Il Ciliegino è anche IGP.
La reputazione che il pomodoro di Pachino si è conquistata su tutti i mercati è dovuta ai seguenti fattori:
Il sapore
la consistenza della polpa
la lucentezza del frutto
la lunga durata post-raccolta
l'elevato contenuto in vitamine (vit. C) e antiossidanti (licopene)
NON SOLO E' BUONO, MA FA ANCHE BENE
Diversi studi e ricerche hanno evidenziato l’importanza nella dieta, del consumo di frutta e ortaggi al fine di preservare la salute umana e il benessere fisico, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali. Negli ultimi anni una grande attenzione e' stata rivolta al pomodoro e ai suoi derivati in quanto fonti principali di Licopene. Alcuni autori hanno riportato che un consumo abbondante di pomodoro e suoi derivati e' inversamente correlato con il rischio di insorgenza di tumori dell’apparato digerente e della prostata. Inoltre sono stati svolti altri approfondimenti riguardo agli effetti benefici del Licopene sia nell’ambito delle malattie infettive, sia nei disturbi dermatologici.
dott.ssa Maria Elisabetta Genco, dott.Tommaso Addonisio, dermatologo Presidente Societa' Italiana di Medicina del Benessere
LE DIVERSE VARIETA' DEL POMODORO DI PACHINO. NON SOLO CILIEGINO!
Uno dei luoghi comuni più diffusi identifica il vero pomodoro di Pachino con la varietà "cilegino".
Niente di più sbagliato!
L'IGP (vedi www.igppachino.it) classifica e tutela ben quattro tipologie diverse di pomodoro, tutte con peculiarità diverse, e destinate a diversi segmenti di mercato.
Sono tutte tipologie accomunate da un elevato grado brix, da una straordinaria resistenza post raccolta e da un colore brillante e attraente.
caro coltivatore diretto
RispondiEliminami dispiace confermarti che in molti fruttivendoli siciliani si trova pomodorino ciliegino cinese (Pechino stava a indicare la provenienza geografica!), come pure molto sgombro e gamberetti nei banchi dei mercati storici palermitani sono "cinesi".
Mi dispiace ma e' così. Pero' qualche pescivendolo piu' onesto mostra due casse di sgombri, uno senza etichetta che costa di meno e uno con etichetta "sgombro siciliano" piu' caro, idem con gamberetti ! A buon intenditor poche parole....
Sulle questioni energetiche e sull'uso delle fonti rinnovabili, tema sul quale si potrebbe lavorare tantissimo (e l'eolico che spunta alla periferia di Marineo è un segno), segnalo un convegno il 12 dicembre 2007 a Palazzo dei Normanni di Palermo, dal titolo "sole-terra-vento-acqua, quale energia per la sicilia".
RispondiEliminaDovrebbe essere interessante anche per la presenza di diverse tipologia di attori (enti, pubblici, associazioni ambientaliste, confconsumatori, imprese del settore, confinundustria). Quindi si possono sentire tante campane sul tema energetico.
Rappresenta indubbiamente un momento di confronto e conoscenza. Per chi fosse interessato (imprese di Marineo, ingegneri, architetti, funzioanri comunali, ....)
La gioia di leggere questi interventi è grande.. prima di tutto per lo spirito che li sembra contraddistinguere, orientato ad affrontare con serietà la proposta avanzata da ciro.. e ritengo che questo sia un passo avanti fondamentale nella direzione di una nuova marineo. Mi riferisco allo spirito costruttivo che contraddistingue anche gli interventi più critici. Ma niente paura ragazzi! I paroloni sono solo etichette che riassumono idee in realtà molto semplici.. facilmente traducibili in gergo comune. Quel che più preoccupa è invece il tessuto di riferimento a cui tali concetti sono rivolti.. non tanto (non solo) per la mancata conoscenza delle tematiche, ma soprattutto per lo scetticismo imperante e per la mancanza di abitudine mentale ad agire in maniera differente. Infatti, nel nostro vocabolario, "fondi europei" è sinonimo di "finanziamenti a fondo perduto" (cioè da non restituire) con i quali racimolare qualche somma da incassare immediatamente e "fregare" quei "babbi" europei per impiantare attività fittizie.. facendo finta di fare le cose, avviarle magari, senza tuttavia pensare al modo di trasformare quei finanziamenti in nuove opportunità economiche. In effetti è andata così da sempre. Questa logica è pressocchè l'unica nota ai nostri amministratori e, di riflesso, ai cittadini. Solo alcuni imprenditori hanno cominciato a capire che le cose non stanno così. Ma la "cosa pubblica" non aiuta, anzi.. Quindi? Naturalmente bisogna cambiare punto di vista.. e tentare di trasmetterlo alla cittadinanza. Con parole semplici, sicuro.. ma sarà in ogni caso difficile.. faticoso.. anche perchè già sento le classiche parole "che senza agganci in alto non arrivano soldi".. "le idee sono buone, però.." ecc. ecc. Dura combattere con tale mentalità diffusa.. dura prima di tutto perchè alla gente manca la speranza.. non conosce spesso altro mondo che questa sub-cultura nella quale siamo cresciuti.. pochissime persone viaggiano.. pochissimi credono che esiste un altro mondo possibile.. quello che hanno gli altri è solo "fortuna" e noi siamo "sfortunati". Naturalmente una forte ironia pervade il mio intervento. Non è così. Noi sappiamo che non è così. Allora? Io personalmente avverto la necessità di prospettare un alternativa.. Vivere in un mondo migliore è un bene per tutti. Devono capirlo! Intelligenti lo siamo (se penso ai nostri attuali amministratori e consiglieri poi penso che siamo dei geni!). Ma i voti? Certo Ciro, i voti dove li prendiamo? Qua ogni schieramento ha i voti contati.. il voto libero e d'opinione conta appena il 20% dicono le stime.. Tranne che.. tranne che non si ci creda sul serio e si cominci da subito a fare informazione.. a discutere.. a coinvolgere i diretti portatori d'interesse.. a lavorare.. se si mettono insieme persone adeguate. Le potenzialità del nostro comune sono enormi.. soprattutto per il grande numero di impiegati di cui è dotata la macchina comunale.. e non cominciate a dire che sono inefficenti ecc. ecc. L'esperienza di docente mi insegna che ogni uomo, se correttamente motivato, può essere una risorsa inaspettata a se stesso. A me non interessa solo il passato.. continuare a rimurginare realtà a tutti note.. vorrei avere la possibiltà di vivere in una realtà nuova.. vorrei pensare alla nuova marineo.. ad una realtà operosa nella quale l'amministrazione sia al servizio di tutti, rossi, neri, azzurri, gialli.. al servizio dei cittadini e delle imprese.. loro alleata. Ma occorre mettersi in mezzo.. discutere.. conoscere.. criticarsi.. chiarirsi.. e sapere cosa si può fare.. e volerlo fare. Io ci credo. In fondo 5 mesi di sogni non possono fare male. Con la consapevolezza "ca chiù scuru i menzannotti un pò fari". Iniziamo a ragionare concretamente per una piattaforma programmatica.. questo blog mi sembra un primo ottimo passo.. poi, se son rose fioriranno..
RispondiElimina....non solo i pomodorini di pachino-pechino......
RispondiEliminaRAI 3 REPORTER
SCHIAVI DEL LUSSO
di Sabrina Giannini
In onda domenica 2 dicembre 2007 alle 21.30
società
Il Made in Italy è il nostro migliore biglietto da visita.
Il Made in Italy è un marchio che il mondo ci invidia e che vorrebbe toglierci dalle mani.
Partendo dalla vetrina delle sfilate milanesi del prêt-à-porter, dove migliaia di compratori vengono da tutto il mondo per vedere e comprare l'esclusivo Made in Italy, il servizio metterà in evidenza i giochi di potere che tendono a delegittimare il sistema Italia.
L'incapacità, l'individualismo e gli interessi di bottega degli italiani (e di molte grandi aziende di moda) stanno facendo il resto.
Milano è sempre meno capitale della moda e, soprattutto, il Made in Italy è sempre meno "fatto" in Italia. Una borsa di lusso che costa mille euro viene davvero prodotta in Italia? E quando viene assemblata in Italia è sempre dalle esperte e sapienti mani dei bravi artigiani italiani, come vogliono farci credere?
Non è sempre così. Spesso negli squallidi laboratori che utilizzano mano d'opera in nero si producono a basso costo accessori di lusso. Il Terzo mondo di casa nostra dietro le immagini patinate della pubblicità.
RAI 3 REPORTER
RispondiEliminaDI MILENA GABANELLA
SCHIAVI DEL LUSSO
di Sabrina Giannini
In onda domenica 2 dicembre 2007 alle 21.30
Il Made in Italy è il nostro migliore biglietto da visita.
Il Made in Italy è un marchio che il mondo ci invidia e che vorrebbe toglierci dalle mani.
Partendo dalla vetrina delle sfilate milanesi del prêt-à-porter, dove migliaia di compratori vengono da tutto il mondo per vedere e comprare l'esclusivo Made in Italy, il servizio metterà in evidenza i giochi di potere che tendono a delegittimare il sistema Italia.
L'incapacità, l'individualismo e gli interessi di bottega degli italiani (e di molte grandi aziende di moda) stanno facendo il resto.
Milano è sempre meno capitale della moda e, soprattutto, il Made in Italy è sempre meno "fatto" in Italia. Una borsa di lusso che costa mille euro viene davvero prodotta in Italia? E quando viene assemblata in Italia è sempre dalle esperte e sapienti mani dei bravi artigiani italiani, come vogliono farci credere?
Non è sempre così. Spesso negli squallidi laboratori che utilizzano mano d'opera in nero si producono a basso costo accessori di lusso. Il Terzo mondo di casa nostra dietro le immagini patinate della pubblicità.
Imprenditore tessile,
RispondiEliminaa Marieno invece il made in Italy lo potrebbero fare proprio i marinesi. Con il turismo e le risorse naturali. Con i "paesi albergo" sono i locali che costruiscono l'economia, tutta "made in Marineo". All'economia forte della produzione dei beni, oggi si sta affinacando, guadagnando sempre piu' terreno, l'economia dei servizi (una volta quasi inesistente). In questo scenario di cambiamenti dei mercati, bisogna lavorare duro per creare economia dei servizi. I servizi nascono dalla creatività dell'uomo, ma sono anche aspettativa della collettività (in molti luoghi !). Una collettività caratterizzata da diversi servizi efficienti ATTRAE turismo e quindi genera reddito distribuito.
Si vive bene dove ci sono servizi.
L'hanno capito in molte comunità e lavorano a progetti per la valorizzazione del territorio.
Oggi i territori comunali, le unioni dei comuni, le aree metropolitane sono come le aziende dei cellulari, dell'automobile e dei prodotti alimentari. Diventano competitivi e si fanno concorrenza pura. Sciacca fa concorrenza a San Vito lo Capo (per il mare), Modica fa concorrenza a Noto (con la storia e i beni monumentali, Modica costruisce un Parco letterario, Noto investe sul barocco). Pachino investe sul vino e sul pomodorino (che ora i cinesi ci copiano e ci propinano in Sicilia, ma il gusto e' un altro!).
Modica, non soddisfatta, si promuove la sua cioccolata persino nelle fiere di settore in Cina ! Hanno capito tutto ! Con la crisi del settore agricolo latifondista, i paesi della Sicilia stanno investendo nell'arte, nella natura, nell'enogastronomia, nello sport (campi di golf nel parco delle madonie). Nei Nebrodi l'Ente Parco pubblica un calendario con bedde fimminazze nude sui prati del Biviere di Cesaro'!
CONCORRENZA TERRITORIALE !
Cosa è successo a San Vito Lo Capo? Ormai quel minuscolo paese è sulla guida Lonely Planet, Du Routard, e altre guide internazionali! Risultato: turismo, reddito per tutti (affittacamere, tabacchini, ristoranti, camping, alberghi, fruttivendoli, panettieri).
Marineo potrebbe lavorare per costruire un turismo, non di massa come San Vito, ma di qualità su settori: cicloturismo (molto praticato in europa), enogastronomico (non immaginavo ci fossero le guide turistiche esclusivamente sui circuiti del cibo e del vino), artistico-culturale-paesaggistico.
Sono percorsi caratterizzati da investimenti (finanziari e di risorse umane) a medio e lungo termine che coinvolgono l'intera collettività. Quindi si puo' anche cominciare nel 2008, ma essendo percorsi che necessitano di tempi fisici per creare le dovute infrastrutture logistiche, e per creare efficaci PIANI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE, i risultati non si possono naturalmenete vedere a dicembre del 2008 !!! Questo e' chiaro. Alcuni di questi processi necessitano anche di periodi superiori a 5 anni e quindi superiori al mandato di una giunta. Questa e' la principale ragione per la quale una giunta non intende impegnarsi in questo tipo di pianificazione e programmazione i cui benefici possono essere "capitalizzati", in termini di consenso pubblico, dalle giunte future. E questo è un fenomeno italiano. Infatti i governi locali di centro e nord europa si differenziano dai governi locali italiani per una pianificazione a medio e lungo termine, che è proprio quella che permette di costruire l'auto sostenibilità economica di una collettività in un territorio !
Credo che riflettere, per chi lo vuole fare, su questi argomenti, non faccia affatto male.
Una cosa e' certa, che se una amministrazione locale (qualunque essa sia) continua esclusivamente a gestire per 5 anni le continue emergenze, senza costruire e avviare una adeguata pianificazione strategica a medio-lungo termine, il sistema locale si avvia ad una "seria" ed irreversibile crisi sociale, economica e culturale: che in poche parole vuol dire sgretolare pian piano l'identita di un luogo.
Mi auguro che i giovani di Marineo si sensibilizzino su queste tematiche (sugli ultracinquantenni si puo' sperare, ma senza certezze!), consapevoli che solo con una "nuova" e "fresca" consapevolezza (il bebè dell'immagine a inizio articolo è emblematico) dell'importanza delle risorse territoriali si puo' creare economia. Solo così essi si possono fare promotori di una cultura progettuale in sintonia con le specificità di Marineo.
Non intendo mettere il bastone fra le ruote degli idealisti. Tutte le proposte, le ambizioni ed i sogni per Marineo sono belle in parole. Realizzarle e' un'altra cosa. Una cosa, o causa, che viene ignorata (forse volontariamente) e' la mentalita' del sicilino, o meglio di molti di noi marinesi. Gelosia, invidia e menefreghismo sono caratteristiche che ci distinguono e condannano ad una vita sedentaria. Se usciamo fuori da Marineo siamo disposti ad adattarci a tutto, ma no a Marineo, qui si litiga. Perche' non esistono partnerships, consorzi, cooperative ed associazioni che uniscono i Marinesi ad un benefico scopo collettivo? Lo so ci sono le confraternite di volontariato, ma quelle servono per fare un po' di carita' ed ammazzare del tempo.
RispondiEliminaLe iniziative private riescono ed hanno successo, vedi negozi di alimentari, solo se intraprese singolarmente da un individuo pieno di entusiasmo. Il resto dei picciotti rimane a guardare in attesa del "posto".
"I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanita' e' piu' forte della loro miseria."
Tomasi di Lampedusa
ambrogio, non citare quel libro odioso il dizionario del buon democristiano, con questa storia che i siciliani sono così e tutte queste sciocchezze del tipo che "tutto cambia per non cambiare niente..." la cosa era ed è citata sempre da chi detiene il potere e temendo di perderlo inculca al popolo questa sciocchezza qualunquista.
RispondiEliminase tutto cambia, le cose cambiano, è una cosa ovvia che in pochi (ma potenti) non vogliono perche in questo stato di cose si ci trovano bene.
ciro, non è il solo a pensarla in questa maniera, forse non tutti condividono i suoi "strumenti" per arrivare agli stessi identici fini, ma le "voglie" sono le stesse: cambiamento, libertà, economia sana, cultura, rispetto per la bellezza!
...apposto di fare i principi di salina salina (il momento più divertente dell' omonimo film è quando crepa sto stronzo , leccaculo sfruttatore di merda) cominciamo a impegnarci per costruire un futuro diverso confrontando le idee invece di abortirle
il bello è proprio mettersi in gioco. Ognuno con le sue capacità e specificità. Difficile all'inizio ma stimolante. Incidere sulle sorti della terra in cui si vive. Cosa ci si perde? Si può solo guadagnare. Qualità della vita futura! Questo spazio blog sta dando la possibilità di confrontarsi su temi importanti della vita di una collettività. Si può cogliere questa opportunità. Long life to the provocation e-magazine!
RispondiEliminail bello è proprio mettersi in gioco. Ognuno con le sue capacità e specificità. Difficile all'inizio ma stimolante. Incidere sulle sorti della terra in cui si vive. Cosa ci si perde? Si può solo guadagnare. Qualità della vita futura! Questo spazio blog sta dando la possibilità di confrontarsi su temi importanti della vita di una collettività. Si può cogliere questa opportunità. Long life to the provocation e-magazine!
RispondiEliminaPassando all'azione.. 1.
RispondiEliminaIo come prima cosa proporrei alla collettività marinese di avviare un'azione trasversale per incastrare le liste che si presenteranno alla sottoscrizione di un patto pubblico con la cittadinanza.. orientato alla trasparenza degli obiettivi, alla loro pubblicità.. e alla loro verificabilità. Parametri ormai normali in qualunque azienda, ente o altro luogo di lavoro. Chiedere che i candidati stilino chiaramente gli obiettivi del loro programma, con una loro dettagliata scansione cronologica (ossia precisi tempi di realizzazione delle loro promesse!). Tale operazione di trasparenza comporterebbe la possibilità concreta per i cittadini di controllare il mantenimento degli impegni assunti.. e protestare se i programmi si rivelano aria fritta! Insomma, portare nella nostra comunità l'idea del politico "dipendente" assunto dalla cittadinanza.. che se non fa il suo dovere viene licenziato.. ma prima di tutto bisogna sapere cosa (e quando) intende realizzare. E' tempo di porre un limite alle chiacchere elettorali, alle promesse prive di fondamento. Non sono i cittadini che devono dipendere dai politici, ma viceversa..
Brambilla propone una realta' siciliana che non puo' essere ignorata, malgrado Lampedusa e' un fatto indisputabile che la Sicilia, anche per corruzione e per mafia, ha lasciato i politici che dominassero la loro vita per generazioni intere.
RispondiEliminaI candidati alle prossime elezioni non basta che ci diano assicurazioni sul mantenimento delle promesse per attuare i progetti in paese,(questo lo fanno tutti) e' necessario soprattutto che abbiano la qualita' dei loro caratteri ed il sostegno della comunita' intera. Purtroppo abbiamo due maggiori nemici: il primo sono le forze politiche che vogliono rimanere in carica a qualsiasi costo con l'aiuto dei lecchini abituali, il secondo e' l'impassivita' della gente che se ne frega e vota (o meglio non vota) a modo loro. Quindi con un terzo di probabile sostegno il candidato deve guadagnarsi una maggiorita' difficile da ottenere.
Caro Amilcare.. quello che dici è in gran parte condivisibile.. ma allora? vogliamo rimanere sempre a guardare senza mai provarci.. o peggio accontentarci della realtà esistente e limitarci a scegliere quelli che ci sembrano i meno peggio? Secondo me se la gente valida si mette assieme, credendoci, si può realmente provare a dare un alternativa a questa realtà.. sì, è vero, la gente è sconsolata.. pessimista.. ma forse lo è perchè vede che che tutti fanno allo stesso modo.. sinistra, centro, destra.. tutti interessati solo a mantenere in piedi quelle "putie" di clientela piccole piccole.. E se si cambiasse approccio? dicendo le cose come stanno.. senza proporre miracoli.. senza puntare a prendere in giro le persone? Nessuno (spero) pensi sia facile.. ma in fondo? che diavolo c'è da perdere?
RispondiEliminaSono d'accordo bisogna lottare e non arrendersi mai.
RispondiEliminaInoltre, sulla questione "Marineo isola felice" vorrei dire la mia: Marineo non è felice (come dice Daniele) ma non è neppure isola. Il mondo non è fatto a compartimenti stagni e internet lo dimostra. Marineo, la Sicilia, l'Italia, l'Europa non esistono più: esiste il Pianeta Terra, per ora...
Oggi, domenica 9 dicembre 2007, leggo un interessante articolo sul quotidiano “La Repubblica Palermo” relativamente alla valorizzazione territoriale in corso nella città di Favara in provincia di Agrigento.
RispondiEliminaRiporto di seguito una sintesi dell’articolo per far notare che la valorizzazione territoriale è possibile a partire dai paesi della Sicilia.
“FAVARA CAPITALE DEI FONDI PUBBLICI” “Si punta sul turismo e sta per sorgere il primo albergo. Opere per 60 milioni di euro e gare blindate: la città degli abusivi rinasce”.
3 piazze restaurate, 2 costruite di sana pianta, 5 parchi verdi con giochi in legno per i bambini, le fogne in regola.
E ora: riqualificare un antico quartiere con piste ciclabili, luce ecocompatibile, tanto verde, e con i soldi dell’Unione Europea far conoscere questa terra al resto del mondo.
Dopo aver vinto una causa con una ditta fallita per lavori di sistemazione delle fogne, i soldi sono stati reinvestiti. Prima con un sindaco di sinistra, i lavori sono continuati con un sindaco di destra.
Bandi blindati, il segreto: aver creato uno staff di persone molto fidate che si occupano soltanto di specifici tipi di appalti. Lavori consegnati in tempi record, un miracolo in Sicilia.
Un assessore di 27 anni alle politiche giovanili !
Sono stati ristrutturati 5 parchi pubblici di cui uno opera da 2,5 milioni di euro con i giochi disegnati da una giovane di Favara.
Per il futuro c’è in cantiere un progetto in project financing (con l’intervento dei fondi di privati) per la metanizzazione della città.
Inoltre c’è il progetto “Ortus” per risanare l’area della “Valle degli Orti” con lo strumento finanziario nazionale del “Contratto di Quartiere” (finanziamento ex fondi C.I.P.E.). Con questi fondi si dara’ il via al risanamento di un intera area di Favara (piazze, fonti, 1 ponte, piste ciclabili, illuminazione con pannelli fotovoltaici).
Il comune ha istituito un Ufficio Europa per meglio gestire i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea e ha inoltre istituito l’Urban Center per la redazione dei progetti.
La scommessa della riqualificazione urbana è far smuovere la stantia economia locale a ripartire dal volano del turismo che puo’ far leva su: 1- un castello (Federico II) e 2- la sagra dell’agnello pasquale (un dolce tipico). E sta per aprire il primo albergo della città.
La programmazione turistica si sta costruendo e le persone cominciano ad arrivare.
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Non soddisfatto vado sul sito web del comune di Favara. Trovo che questo Paese sta cominciando a percorre la strada della “pianificazione strategica” per la valorizzazione del territorio, e si trova chiaramente scritto. Sul sito è presente un area denominata “agorà dei diritti”: il comune risponde, forum ondine (dalla voce dei cittadini, “visioni” di sviluppo futuro, ecc).
Si legge: “abbiamo un progetto per la città di Favara, promuovere e costruire spazi di partecipazione dei cittadini nelle scelte dell’amministrazione comunale finalizzate a conseguire obiettivi di maggiore vivibilità, e sviluppo per il nostro territorio”.
I cittadini vengono chiamati – attraverso i forum online e quelli fisici - a esprimersi sulle scelte progettuali dell’amministrazione pubblica affinché queste scelte possano rispondere alle esigenze reali della città ed alle aspettative dei suoi abitanti. Partecipazione come possibilità di produrre scelte migliori, ma anche per stimolare cittadini ed attori economici locali a confrontarsi sui temi strategici della vivibilità dello sviluppo economico, ricercando soluzioni condivise.
Costruzione di un Piano Strategico della città, istituzione di forum di partecipazione dei cittadini, questa è sana politica amministrativa di gestione e promozione del territorio, costruita insieme ai cittadini,… sicuramente un buon esempio da seguire senza andare tanto lontano da casa!
E …. anche una dimostrazione che gli argomenti che ho lanciato per il confronto su questo spazio on-line non sono scenari utopici di un folle visionario, ma idee concrete che a 100 km di distanza da Marineo altri individui, come noi, di una comunità stanno realizzando con successo.
Con questi “spunti” e “buone prassi” dei vicini, può venire ancora più semplice sviluppare la consapevolezza che si puo’ cominciare a lavorare da subito ad una realtà territoriale meno segnata da criticità storiche e maggiormente caratterizzata da fattori di sviluppo economico e coesione sociale.
Non vi ho portato un esempio positivo di un paese danese, ma di un paese con problemi analoghi a quelli che puo’ avere Marineo. Quindi rispondetemi con tutto quello che volete, ma non ditemi che: 1) non si sa da dove cominciare, 2) che ci voglio tanti anni e 3) che non c’è la mentalità adatta, perché nessun nobel ad oggi proviene da Favara, eppure lì si son risvoltati le maniche e hanno cominciato a lavorare in maniera seria e intelligente, rompendo col passato !!!
Natuaralmente si deve provare e mettere tutta la buona volonta' per cambiare le cose. E' necessario innanzitutto di assicurarsi l'appoggio delle varie istituzioni regionali e statali e ovviamente quello di una solida amministrazione comunale che sappia guidare ed incoraggiare le iniziative.
RispondiEliminaCominciamo con gli elementi capaci di darci un regime politico favorevole ed abile in grado di alimentare l'entusiasmo del paese.
Senza questa base... e' meglio che ci trasferiamo a Favara...
Accidenti Amilcare! Vuoi il loro appoggio?
RispondiEliminastamattina compro La Repubblica e il giornalaio mi da un opuscolo:
RispondiElimina"MONTAGNE DA GUSTARE, in bici, e non solo, alla ricerca di feste e bontà".
Un programma che si articola in 7 giornate tra alcuni comuni (S.Giuseppe Jato, Godrano, Altofonte, Mezzojuso, B.Mezzagno, Marineo, S.Cristina Gela).
Una promozione del territorio tra itinerari cicloturistici in questi comuni, la possibilità di gustare i prodotti tipici locali e la possibilità di soggiornare presso alcune strutture in questo territorio siciliano.
Molto incuriosito leggo interamente tutta la brochure senza tralasciare il minimo dettaglio. Trovo interessante l'iniziativa e penso che il comune di Marineo abbia collaborato fattivamente insieme ad altri comuni a questa azione di promozione del territorio. Ma andando sul sito del comune di Marineo non c'è la minima indicazione o link di collegamento all'iniziativa. Ecco quali sono i difetti, sempre gli stessi: MANCANZA DI PIANI DI COMUNICAZIONE EFFICACI !!! Se un turista vuole godere di questa iniziativa perchè ne ha sentito parlare da un amico, e non ha la brochure in mano, si collega al sito del comune e non trova proprio nessuna traccia di questa validissima iniziativa di promozione e valorizzazione del territorio.
Mettere un link o aprire una pagina web in un sito è un operazione che non costa nulla, ma proprio nulla !!! Ci si perde sempre su questi dettagli che sono fondamentali per la riuscita di una iniziativa dove si e' lavorato tanto nella preparazione.
Un altra pecca, ma questa volta nella brochure che per ora gira sull'iniziativa denominata "MONTAGNE DA GUSTARE, in bici, e non solo, alla ricerca di feste e bontà" è che non c'è il minimo accenno ai sentieri in bici da percorrere. Cioè se il titolo della brochure è proprio: montagne da gustare in bici, è essenziale mostrare geograficamente nella brochure stessa gli itinerari cicloturistici in linea di massima, invece l'unico riferimento che si trova è solo un email (info@siciliaoutdoor.com). Questo è punto debole della brochure che punta proprio sugli itinerari cicloturistici per valorizzare il territorio.
C'è inoltre, nella brochure, un rimando al sito www.montagneinsicilia.it dove alla pagina montagnedagustare si trova solo una pagina con l'elenco dei comuni partecipanti, l'elenco delle strutture ricettive e dei punti di ristoro, ma tutti i link nel banner superiore della pagina sono disattivati. Anche qui' nessun indicazione dei sentieri cicloturistici.
Insomma se uno vuole andare proprio per girare in bici in questo territorio, tra siti web e brochure create ad hoc, non trova proprio l'informazione piu' importante, cioè dove caspita sono questi itinerari da percorrere in bici !!!
Questi sono i difetti dei PIANI DI COMUNICAZIONE dei progetti.
E storicamente sono questi difetti che vanificano le intenzioni positive di valorizzazione del territorio e gli sforzi compiuti. Se all'iniziativa avviata non corrisponde una determinata presenza di turisti (cicloturisti), le chiavi di lettura di un fallimento sono da ricercarsi in questa mancanza di infomazioni dettagliate, essenziali per quel potenziale target di cicloturisti.
BASTA!!!!! CANCIAMU DISCURSU
RispondiEliminaVI DICU SULU NA COSA SI OGGI LA SICILIA PO VANTARI CHIU' FINANZIAMENTI EUROPEI E' GRAZIE A LA POLITICA DI LU NOSTRU PRESIDENTI TOTO' CUFFARU CHE DITTU DA LA COMMISSIONE EUROPEA HA SAPUTO SPENDERE ED INVESTIRE BENE I FINANZIAMENTI RICEVUTI E PERTANTO L'AUMENTARU.
sig Ipocriti, l'aggiorno su alcuni dati in merito alla sua affermazione.
RispondiEliminaLa Regione Sicilia ha rendicontato i fondi del POR 2000-2006 per circa il 56% di quelli ricevuti, cioè ha dimostrato di avere speso il 56% sul 100% ricevuto dall'UE.
A questo punto per aumentare la % percentuale spesa ha escogitato una cosa abbastanza furba anche se legale (ma non intelligente), e cioè tutti i fondi nazionali che erano in fase di erogazione e spesa da parte degli enti locali siciliani li fatto passare - tramite accordo con l'UE - come somme spese a valere sui fondi del POR Sicilia 2000-2006 cercando di dimostrare che un alta percentuale di fondi UE sono stati spesi e facendo così una bella figura (vedi Accordi di Programma Quadro tra Stato e Regione e finanziamenti statali di cui alle delibere C.I.P.E.).
Ma in effetti quella percentuale di soldi non spesi ed erogati dall'UE sono andati persi, cioè ritornati indietro all'UE! Non goduti dai siciliani per operazioni di sviluppo del teritorio.
Sig. Ipocriti, chistu si chiama u iocu di tri carti! Ma non è sicuramente un gioco intelligente, serve solo a fare una conferenza stampa per dire: "cari siciliani abbiamo speso il 75-85-...% dei fondi del POR, vedete quanti siamo stati bravi ?"
E tutti a crederci senza sapere come sono stati fatti quadrare i conti regionali.....
Si documenti sig. Ipocriti !!!!
Domandi al Dipartimento della Programmazione Regionale che cosa è stato fatto per fare aumentare la % di spesa dei fondi dell'UE !!!
Quello di cui parlo è assolutamente legale, nulla di vietato. Ma una parte dei soldi inviati dall'UE alla Sicilia sono tornati indietro e questo è proprio un peccato mortale, anche se questo dato non spunterà mai ufficialmente nelle statistiche di spesa per via del raccontino che ho appena scritto.
Chi successi? Cirospat oggi non ha comprato La Repubblica? E comu avemu a fari senza lu so ntirventu?
RispondiEliminaNe ca accattu ogni ghiornu Repubblica !!! :-)
RispondiEliminaCerco solo di riflettere insieme a qualcuno che lo vuole fare su temi che credo interessanti per migliorare la qualità della vita di una comunità (qualunque essa sia).... tutto quà ....
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Ma invece a proposito della brochure "MONTAGNE DA GUSTARE, in bici, e non solo, alla ricerca di feste e bontà" ho scoperto che sono state prodotte delle interessanti cartine per i percorsi cicloturistici che vedono interessato anche il territorio di Marineo (Progetto MEDOC, programma comunitario INTERREG III-B). Solo che queste cartine, che sono visionabili (formato pdf) alla pagina www.siciliaoutdoor.it/ciclot_itinerari.htm,
non sono stampabili perchè hanno messo una protezione antistampa (e anti copia e incolla). Che senso ha ? Ho scritto (email) ai partner del progetto: "Sicilia Outdoor" che non mi ha risposto, invece mi ha risposto molto cortesemente "Palermo Ciclabile" e T&T (altri partner del progetto). Entrambi mi invitano ad andare a prendere (presso le loro sedi) il cofanetto delle 12 cartine ben curate e ricche di informazioni sui percorsi.
E io ci vado. Mi scansiono le cartine e chi le volesse gliele invio con molto piacere! Fatelo sapere anche a quelli dell'EXTREME RACING TEAM (sono a disposizione).
Sul sito di Outdoor Sicilia hanno la versione pdf on-line delle cartine e non le fanno stampare, così se qualche tedesco si vuole venire a fare 2 settimane di pedalate nell'alto Belice Corleonese non si puo' stampare comodamente le cartine geografiche a casa e prepararsi minuziosamente gli itinerari da percorrere!
Così la promozione cicloturistica del territorio la fanno solo a chi si va a prendere i cofanetti delle cartine nelle loro sedi del Dopolavoro ferroviario (Associaz. Palermo Ciclabile) e di Via Mariano Stabile 229 (T&T).
Ma anzi questi due partner li posso solo ringraziare della loro cortese disponibilità. Da Sicilia Outodoor che ha messo le cartine pdf online (protette da stampa e copia e incolla) mi sarei aspettato un email e invece non mi hanno calcolato affatto. Insomma mi ritengo soddisfatto se 2 su 3 mi hanno calcolato !!! Le cartine le ho ottenute e ora le condivido con tutto il mondo!
Vorrei precisare che i soldi del progetto MEDOC sono pubblici (UNIONE EUROPEA). L'UE ha come filosofia portante nell'erogazione dei finanziamenti ai paesi membri, quella di fare piu' divulgazione possibile delle azioni condotte, e se le cartine con gli itinerari cicloturistici del Corleonese AltoBelice servono a fare la promozione del territorio, allora che siano scaricabili e stampabili. In piu' persone hanno la possibilità di stampare quelle cartine, maggiore è la possibilità che i turisti siciliani o stranieri vengano nel nostro territorio godendone delle bellezze e dei servizi.
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Mi sembra di rivivere sempre la stessa storia, informazioni per pochi, materiale promozionale informativo e pubblicitario centellinato, ...insomma i Piani di comunicazione efficaci sono l'ultima cosa dalle nostre parti...
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Ahh dimenticavo .... ma a quelli del Comune di Marineo glielo avete detto di mettere un link nel sito all'iniziativa "MONTAGNE DA GUSTARE, in bici, e non solo, alla ricerca di feste e bontà" ?????
Ti aspetti tanto dal sito del Comune? L'unico aggiornamento che ormai avviene di consueto e' quello dell'annuncio delle riunioni di Consiglio sempre rimandate, dato che non e' mai possibile arrunchiare na manata di consiglieri per ottenere un quorum di maggiorita'. Nemmeno il Bollettino viene piu' pubblicato. Fini a schifiu, ma di sintina nun ponnu fari brodu!
RispondiEliminaIPOCRITA RISPONDE A
RispondiEliminaU iocu di tri carti
La commissaria europea per la Politica regionale, Danuta Hübner, è arrivata in Sicilia per una visita ufficiale. A riceverla a Palermo a palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, è stato il governatore Salvatore Cuffaro assieme a una rappresentanza del governo e dei dirigenti generali. Tema dell'incontro è stato "la strategia di sviluppo regionale siciliana 2007/2013 nel contesto della Politica di coesione e della Strategia di Lisbona".
"Fino ad ora abbiamo fatto una sorta di assistenza finanziaria alla Sicilia che comunque ha impegnato tutti i fondi dell'Agenda 2000-2006. Ora però con la nuova programmazione (2007-2013) vogliamo che la Regione faccia più investimenti nella ricerca e nell'innovazione. Vogliamo vedere una Sicilia che va avanti, che cresce, vogliamo vedere 15mila nuovi posti di lavoro".
- il virgolettato è quanto dichiarato dalla Hübner - se vuoi guardati il video all'indirizzo seguente
http://66.71.180.135/tgweb_regionesicilia/tgweb_spec_hubner.htm
(comu testimoni alle spalle del tavolo dei rappresentanti c'è L'assessore di Marineo Marisa Palermo in veste di commessa fattillu contari di idda su 'nci cridi)
che ci facevano quei due la' dietro alle spalle ...?
RispondiEliminaBeautiful small statues ?
Scenari esclusivamente siculi !
La prima domanda era da oscar !
"La Sicilia uscirà dall'obbiettivo 1 dopo il 2013 ?"
E ci la dummanna al commissario europeo Hubner ??? E chinni sapi chidda di nzoccu anna cumminnari i siciliani nna sti sei anni ?
Vedi che idea si sara' fatta della PRESS siciliana !!!!!
Quei due dietro alle spalle erano i commessi. Se bisognava qualche bicchiere o bottiglia di acqua provvedevano.
RispondiEliminaCerto il futuro nessuno lo puo provvedere però ha detto la Hubner se lavorate bene così come è stato fatto in questi anni spendendo tutto......credo ci siano buone speranze. La Sicilia in tutti i programmi europei comunque è inserita, con altre regioni del sud, nell'obbiettivo convergenza questo dato gli fa avere più risorse economiche ma è mortificante. La Sardegna è appena uscita dall'obbiettivo convergenza buon per loro.
vuoi mettere un soru con un cuffaro...e non scassate la minchia! si parla di fatti e di numeri.
RispondiElimina"La Sicilia uscirà dall'obbiettivo 1 dopo il 2013 ?"...alla Hubner sarebbe bastato guardarsi alle spalle per poter dare la risposta!
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