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16/01/08

A proposito di “Ne abbiamo la rocca piena” Giovanni Perrone risponde

Mi spiace di non aver potuto partecipare al dibattito innescato da Provocopuscolo su alcuni articoli pubblicati da La Rocca. Pur apprezzando l’entusiasta attività dei giovani di Provocopuscolo e l’iniziativa di vari blog sorti in Marineo in quest’ultimo periodo, mi manca il tempo di seguire i molteplici dibattiti riguardanti la nostra comunità presenti in “rete”. Non è per snobbarli, ma i numerosi impegni in ambito associativo e professionale mi lasciano poco tempo.Comunque, la comunità marinese mi è stata sempre a cuore e ritengo positivo che giovani e meno giovani si impegnino nel discutere problemi comuni. Al vuoto silenzio e a soliloqui autoreferenziali preferisco il fecondo dialogo, un dialogo che viene reso vitale e ricco dall’interazione tra culture e generazioni diverse. Mi auguro che tali iniziative e tale dibattito proseguano, al di là delle immediate contingenze elettorali, e favoriscano il crescere della democrazia e della responsabile partecipazione in Marineo. L’associarsi per costruire il bene comune (il periodico La Rocca l’ha sempre sostenuto) è segno di maturità ed evidenzia la qualità di una comunità. Ritengo positivo che da quanto pubblicato sia scaturito il dibattito: discutere, confrontare idee e progetti è segno di vivacità di pensiero alla quale deve seguire pensosa e costante operosità.Nel ringraziare quanti collaborano, con professionalità e gratuità, alla redazione de La Rocca, evidenzio che il nostro periodico mai è stato contro i giovani (o contro gli adulti o contro chicchessia). Non è questo il nostro stile di pensare o di agire. Né crediamo che La Rocca sia ‘la voce della verità ’. E’ un semplice foglio di provincia che ha come scopo principale di dare un umile contributo alla costruzione di una società migliore.Il giornale ha dovuto evidenziare (anche su stimolo di genitori ed istituzioni) alcune gravi problematiche che coinvolgono la società e che la rendono fragile, problematiche che interessano contemporaneamente, in vario modo, giovani ed adulti, singoli ed istituzioni e di cui tutti dobbiamo saperci fare carico. Nell’affrontare taluni argomenti teniamo conto, opportunamente, di quanto avviene nel mondo e di quel che dicono gli esperti. Un’attenta e serena lettura del giornale (e non solo di alcune pagine e di alcuni numeri) aiuterà a comprendere ciò. L’editoriale del recente numero natalizio, ad esempio, mette in chiara luce ciò che auguriamo a noi stessi e all’intera comunità. Nel contempo La Rocca ha sempre cercato di dare risalto a quanto di buono emerge dalla società marinese ed ha più volte sollecitato la partecipazione dei giovani alla redazione del giornale.Senza voler fare il moralista, evidenzio che di fronte a certi problemi, i quali umiliano la persona e la società e fanno violenza in particolare alle giovani generazioni, non possiamo tacere: non ci piace fare la politica dello struzzo, né vogliamo ritenerci saccenti.Crediamo che istituzioni ed adulti debbano avere il coraggio di educare, anzitutto essendo testimoni di valori positivi, e che i giovani debbano avere il coraggio di volare in alto, utilizzando opportunamente le meravigliose capacità che possiedono.E questo può avvenire solo se si fa strada insieme, nel rispetto reciproco, nella valorizzazione di ogni risorsa. Giovanni Perrone

2 commenti:

  1. vero è che repetrire iuvat (o qualcosa del genere in latino) ma la rocca ha esagerato, capisco esporre il problema una volta ma ogni numero è troppo.
    Condivido le sue parole quando dice:"Senza voler fare il moralista, evidenzio che di fronte a certi problemi, i quali umiliano la persona e la società e fanno violenza in particolare alle giovani generazioni, non possiamo tacere: non ci piace fare la politica dello struzzo, né vogliamo ritenerci saccenti.Crediamo che istituzioni ed adulti debbano avere il coraggio di educare, anzitutto essendo testimoni di valori positivi, e che i giovani debbano avere il coraggio di volare in alto, utilizzando opportunamente le meravigliose capacità che possiedono.E questo può avvenire solo se si fa strada insieme, nel rispetto reciproco, nella valorizzazione di ogni risorsa".
    Proprio per questo sostengo che un giornale come La Rocca non può solo soffermarsi a dare la colpa ai giovani di volare basso, deve pure ricercare i motivi che spingono i giovani a farlo, quali alternative offre la società a loro o meglio quanto incoraggiamento da alle loro iniziative? chi al posto di farsi le canne vuole fare sport dove lo può fare? chi vuole promuovere iniziative culturali dove si può recare? la stessa fondazione che sostegno ottiene da parte della nostra amministrazione...questo vorrei che si dicesse pure nel vostro giornale!
    Secondo Lei che valori ritrova nella nostra società un giovane, che si vede spinto ad un futuro di lavoro precario, dove il lavoro si ottiene solo dietro raccomandazione (vedi coinres); dove il servizio civile diventa una forma subdola di assistenzialismo e clientelismo?
    Perchè se siete vicini ai giovani non li invogliate a volare alto anche in questo campo, a cambiare questa società, a scegliere contro l'oblio della droga e dell'alcol, la strada del riscatto attraverso l'impegno nei diversi campi che la società offre.
    Perchè non mettete a disposizione di tutti i giovani le vostre conoscenze tecniche, il supporto alle iniziative che vengono proposte dai giovani che tentano di cambiare lo status quo!
    Perchè noi adulti non ricominciamo a metterci in gioco a considerare che forse anche noi abbiamo lasciato una eredità veramente povera ai nostri figli ?
    Proviamo di nuovo a giocare a capire le idee dei ragazzi e offrirgli basi solide su cui esprimersi.

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  2. ben detto! brava rosaria! (chiunque tu sia)

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