C'è Posta per Te si nun si di Marinè!

Quasi certamente tutti i marinesi conoscono la trasmissione televisiva di Canale 5 “C'è posta per te!”, tanto criticata e nel contempo tanto seguita da tutti gli italiani che hanno deciso di sacrificare ogni sabato sera a questo alto esempio di tv dei giorni nostri, frivola e di ridicolo intrattenimento.
Eppure qualche volta dobbiamo ammettere che, seppur a tratti, questo tipo di spettacoli incontrano il nostro interesse, specie quando gli ospiti (giovani scervellati, mogli buone poco poco, vecchietti e comare prostata in cerca di ultime sensazioni ed emozioni, amori, amicizie, contentini, fuitini, scappatini... ) provengono dalla nostra bella Sicilia.
Si sta col fiato sospeso quando si aspetta che Maria pronunci il nome del paese “fortunato” che riceverà la visita dei suoi postini e si attende ancora con ansia, per dissolvere ogni dubbio, che venga mostrato nel video il cartello d'ingresso del paese con il portalettere accanto.
Solo a tale punto siamo sicuri che sono scesi in Sicilia a prelevare quanto di meglio c'è nella nostra terra per mostrarlo al resto dell'umanità ed è proprio in questo momento che vorremmo che si oscurasse il canale!

Ora, nei giorni passati ci è baluginato nella mente un triste pensiero: «E se una cosa del genere si abbattesse sul nostro piccolo paesuccio? Siamo pronti a ricevere questo tipo di visite?».
Da bravi ragazzi e da responsabili cittadini che tanto amano il proprio paese, ci siamo preoccupati di controllare in tempo di pace che tutto fosse in ordine e adeguato ad offrire tale forma di ospitalità nel momento in cui, Dio ce ne liberi, ce ne fosse bisogno.
Abbiamo iniziato (ed anche finito) dalla prima cosa di cui un postino di Maria avrebbe bisogno: Il cartello all'ingresso col nome del paese scritto chiaramente con lettere nero mezzanotte su sfondo bianco artico, tirato a lucido come un mocassino di tip-tap anni '30.
All'entrata di Marineo qualcosa di simile c'è, ma simile a cosa...? Simile a qualcosa degli anni '30 chiaramente!
Girata l'ultima curva per l'accesso al paese ti trovi davanti, sul lato destro della strada, un gruppo di cartelli vecchi, scoloriti e arruginiti, fissati su sostegni stanchi ed inclinati tutti insieme a formare un tipico oggetto di uno scenario da film western.
Ce n'è uno con un specie di tromba e un divieto ma non distinguendosi bene ha finito per causare i problemi con la banda di Marineo e anche il basso tasso di natalità nel nostro comune, un altro dovrebbe informare sul gemellaggio con S.Sigolene ma pare che se ne sia dimenticato ecc...

Tra questi cartelli sbilenchi e arruginiti si scorge in cima il più importante: l'insegna del nostro paese sulla quale una sbiadita e labile scritta “MARINEO” si fa spazio tra i punti di ruggine e i fori del piombo sparato, tutta coperta da una coltre di nebbia e polvere e posa i suoi piedi su un pendio rovinoso che vuole trascinarla con se per sempre …
Insomma Marineo non potrebbe riservare niente di più forte e suggestivo ai messaggeri di Canale 5 , i quali, a giudicare solo dai buchi sul cartello, verrebbero a cavallo, con giubbotto antiproiettili e fucile legato ad una delle bisacce e farebbero molta attenzione a non rivolgere lo sguardo verso nessuno.

Maria: «Cristina, il Sig. Tizio da Marineo ha accettato l'invito?»
Cristina: «Maria, il Sig. Tizio ha accettato l'invito ed è qui con noi... ma... il postino che abbiamo mandato non ha fatto ritorno»