Anche quest'anno nella salita che porta al convento è stato allestito il presepe vivente. In forma ridotta nel numero delle scene ma non certo nella sostanza. Abbiamo voluto dargli un titolo molto significativo "La natività...della fede".
Abbiamo proposto solo tre scene: La Natività, La Conversione di S. Paolo (in occasione del bimillenario della nascita del santo di Tarso) e la nascita del carisma francescano con la scena di S. Francesco che si spoglia delle sue vesti, davanti al vescovo e al popolo (in occasione dell'VIII centenario dell'approvazione della regola).
Abbiamo proposto solo tre scene: La Natività, La Conversione di S. Paolo (in occasione del bimillenario della nascita del santo di Tarso) e la nascita del carisma francescano con la scena di S. Francesco che si spoglia delle sue vesti, davanti al vescovo e al popolo (in occasione dell'VIII centenario dell'approvazione della regola).
Salvatore Lo faso
Il Natale è finito. Che tristezza!!! Tristezza non per il trascorrere del tempo. No di certo! Che tristezza che nessuno abbia avuto un minimo di sensibilità di inserire un commento, anche minimo, sul Natale. Il COINERS, il Sindaco, le vastasate varie, ...., etc.... accendono gli animi e giù commenti a valanghe. Povero Natale!!! Nessuno ti fila! E già che significati il Natale ne ha tanti, ma tanti davvero. Pace agli uomini di buona volontà! Parole semplici, umili, pultroppo oggi inutili ed inascoltate. Meno male che la publicità, sin da ottobre, richiama il messaggio natalizio di oggi: Accatta! Accatta! Mancia! Mancia! Arriala! Arriala! .....
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