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18/10/09

MOMENTI POETICI



Questo è uno spazio dedicato interamente alla poesia fatta in casa, alla poesia di strada, alla poesia dei poveri, dei poeti che non hanno voce. Quindi, cerchiamo di preservare la bellezza di questo spazio! Confidiamo sul fatto che nessuno lo rovini.

POESIA DELLA SETTIMANA:

Attimi insostenibili di una mente vagabonda
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Quando sei sopraffatto dalla sofferenza
e vedi tutto nero nella tua essenza…
Quando non riesci a voltare pagina, a dimenticare,
e aspetti un giorno migliore per meditare…

Quando tutto ciò che ti circonda sembra correre velocemente,
sfrecciando senza lasciar traccia nella tua povera mente…
Già! Quando vedi il tempo inesorabilmente scorrere
e le lancette della vita ti sorridono lasciandoti confondere…


Quando la nemica sorte decide di sfidarti
sapendo a priori di vincere e nell’angoscia abbandonarti…
Quando aver perso ti risulta il male minore,
tanto da accettare l’insuccesso come la fine della tua sofferenza peggiore…


Alzati da terra 'mente vagabonda' e scruta bene.
Spingi la tua anima oltre l’ostacolo. Ti conviene!
Noterai uno spiraglio di luce di estremo valore.
Inizia a correre più veloce del tempo alla ricerca della libertà interiore…


Porta le lancette dell’orologio all’ora della tua sconfitta
e batti la sorte con un’astuta mossa. Approfitta!
Guarda con soddisfazione la passata ferita,
solo allora potrai dichiarare “vittoria” alla tua vita.


Roberta Perrone - Agosto 2009

4 commenti:

  1. Alzati da terra 'mente vagabonda' e scruta bene.
    Spingi la tua anima oltre l’ostacolo. Ti conviene!
    Noterai uno spiraglio di luce di estremo valore.
    Inizia a correre più veloce del tempo alla ricerca della libertà interiore…

    Bella questa strofa.
    E' bello superare l'ostacolo dei nostri pregiudizi. E' bello riacquistare la vista.
    Più veloce del tempo non si può andare, ma in poesia tutto è possibile.

    Un abbraccio

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Complimenti per la spendida poesia...

    Cara Roberta,
    vorrei iniziare riconfermando l'ultima frase di chi mi precede, che scaltramente ha ben detto: " più veloce del tempo stesso, non si può andare".

    La tua è una poesia che fa trapelare un voler al più presto rimarginare una ferita notevole.

    Ed ecco che qui nascono delle contraddizioni... sappi che a mio modestissmo parere, portare le lencette avanti ("all'ora della tua sconfitta"), serve a ben poco e non è assolutamente così "che batti la sorte con un'astuta mossa", perchè questa non è un astuta mossa, anzi...
    Questo è un evitare i problemi che la vita ti pone, questo consente soltanto al tuo "male" di crescere rapidamente, fin quando un giorno deciderai di affrontarlo... (perchè "aspetti un giorno migliore per meditare"?1?).

    Ovviamente in poesia tutto è concesso!
    Spero per te che alcune parole siano state messe li per far rima e consentire conseguentemente di dar un suono soave alla tua poesia.

    Con simpatia A.S.

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  4. Belle parole.Complimenti anche da parte mia.A differenza di chi ha già commentato,sin dalla prima lettura ho dato un'altra interpretazione alle tua parole. Credo che il verso preso in questione:"...Porta le lancette dell'orologio all'ora della tua sconfitta e batti la sorte con un'astuta mossa.Approfitta!" sia solo una graziosissima metafora da tradurre.Come per dire:abbiate sempre il coraggio di alzarvi contando sulle vostre capacità e andate avanti sfidando il tempo, cioè le batoste che la vita ci pone. Non credo che Roberta voglia superare la velocità del tempo per evitare i problemi (più che altro è impossibile),ma è un invito alla responsabilità. Bisogna responsabilizzarsi trovando il coraggio di superare le difficoltà, dichiarando in fine "vittoria" alla vita. (Roberta correggimi se sbaglio)

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