
Mi voglio rifare ad una delle più mistiche poesie dell’intera letteratura mondiale, cercando di sensibilizzare gli animi dei giovani.
Il viaggio, infatti, è un tema discusso, ricercato, desiderato, ambito dalla stragrande maggioranza di tutti voi.
Io, dal conto mio, posso dire di aver visto un certo numero di posti, per certi versi, sono stato fortunato, anche se ho tanto ancora da esplorare, da vedere, da sviscerare, da sondare e da ricordare.
Un viaggio deve essere sempre meditato, le mete vanno scelte vanno accompagnate con la brama e la sete di conoscere; storia, divertimento, distrazione, curiosità, queste sono le componenti che vanno coltivate in ogni aspetto e poi la compagnia con cui andare.
È il periodo, questo, dove tanti di voi, cominciano ad organizzarsi, cominciano a prendere coscienza, che oltre le mura del caro paese ci sono luoghi, sia pure fisicamente vicini, lontani da dover toccare.
È una sorta di appello, quello che sto facendo, appello affinché la testa e la meticolosità possano aver il sopravvento sulle vostre pulsioni, le stesse pulsioni che molte volte fanno omologare gli spiriti.
Allora io vi suggerisco di viaggiare là dove nessuno mai vi ha condotto, viaggiare seguendo la vostra voglia di conoscenza, non viaggiare perché non l’avete mai fatto, ma andare perché vi sentite pronti.
Non occorrono ingenti somme di denaro, né astrusi convincimenti, né paure da reprimere, solo la voglia di andare.
Andare non per lasciare il luogo che vivete ogni giorno, ma andare per rendere migliore quel luogo, andare per poter conoscere e poterne parlare.
Quanti di noi hanno visto carnevalesche spiagge o discoteche quasi paragonate a palazzi imperiali in luoghi conosciuti solo per il loro rumore?
E quanti di voi conoscono la storia degli stessi luoghi che, un tempo regnava indisturbato là?
Faccio un esempio, anzi due esempi banali: chi conosce la storia di Malta, cosa questa piccola isola celasse oppure, chi ha mai letto le avventure mitologiche svoltesi nella piccola Mikonos?
Potrei continuare, potremmo tutti continuare col citare luoghi baccanali oggi.
Quello mio è un invito al viaggio, sognare, conoscere e dividere col tempo preziosi momenti che non si ripeteranno più.
È il periodo, forse, delle decisioni e con questo mi piacerebbe sensibilizzare i più giovani a prendere delle giuste mete.
io, intanto continuo ad appassionarmi sperando che ognuno faccia la stessa cosa.
Ciao
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Già...in un'epoca in cui molti giovani viaggiano, si parte per lo più alla volta di mete turistiche famose più per locali notturni e discoteche che per reale spirito di avventura e scoperta...invito dunque a succhiare il più possibile dalle vostre partenze perché i viaggi aggiungono gusto alla vita
RispondiEliminabuon viaggio a tutti
RispondiEliminaBello il commento di Francesco Arnone, anche se poteva esprimere certi concetti con meno orpelli. Il Viaggio? Che cos'è, veramente? La vita non è forse un viaggio? Secondo quali livelli bisogna vivere il viaggio?
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