Adesso l'unica ricerca in Italia è quella del lavoro certo...
Un nostro lettore ci ha scritto per informarci di un importante e delicato problema che riguarda i lavoratori precari in Italia, soprattutto i dipendenti a tempo determinato di enti pubblici ed istituti di ricerca.
Si tratta di un disegno di legge proposto dal Ministro Brunetta con il quale moltissimi lavoratori perderebbero le speranze di essere mai stabilizzati.
Questi sono stati giorni di sciopero e di protesta da parte di istituti e dipendenti per manifestare la propria avversione verso una proposta di legge che colpirebbe gravemente l'attività di ricerca in Italia e lascerebbe senza lavoro molte persone.
Come al solito i media italiani si distinguono per la scarsa diffusione che danno di tali avvenimenti dando prova ancora una volta di essere sempre più asserviti dalle grandi forze politiche nazionali...
Questa idea di legge è un fatto doloroso e devastante non meno di improvvise scosse di terremoto o esplosioni di vulcani in un paese in cui non c'è ricerca e monitoraggio!
Caro Brunetta, ora che hai finito di paragonarti a Padre Pio, potresti chiedergli se ha qualche altro lavoro per te? ...magari può metterci la buona per farti diventare Ministro Celeste alla Ricerca di L'Erba chi unnè nata!
"Vi scrivo per informarvi di cosa sta attualmente succedendo nel campo della ricerca in Italia visto che i media in generale, spesso pilotati politicamente, non danno notizie e contando sul vostro impegno multidisciplinare e apolitico. Attualmente vi è in corso un disegno di legge, pronto per essere valutato, designato dal Ministro Brunetta che prevede il blocco totale di tutti i processi di stabilizzazione dei precari degli enti pubblici ivi compresi tutti quei precari (lavoratori con contratto a tempo determinato) che svolgono la propria funzione presso gli istituti di ricerca. Vi parlo della mia storia sperando di non annoiarvi e di farvi immedesimare nel problema. Attualmente lavoro presso l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) dal 2002. Il mio percorso è stato parecchio complesso. Finita la scuola sono stato selezionato per merito tra dei nominativi forniti dall'I.T.I.S (indirizzo chimico) "E.Majorana" di Palermo i quali sono stati inviati all'INGV. Succesivamente ho affrontato una selezione (tutt'oggi verbalizzata e protocollata) presso l'INGV, il quale Ente, ritenendomi idoneo, mi ha assunto per nomina diretta. Ho iniziato con contratti di collaborazione occasionale per poi avere il famoso contratto a tempo determinato ad oggi in corso di svolgimento. In questo periodo di servizio ho accurato, grazie anche al contributo dell'INGV che mi ha fornito i mezzi, la specializzazione in analisi isotopiche di gas di natura vulcanica mediante anche corsi dedicati svolti in italia e all'estero. Oggi mi ritrovo insieme ad un geologo qualificato (anche lui nelle mie stesse condizioni contrattuali) responsabile di un laboratorio presso INGV di Palermo. Succesivamente il Governo aveva deciso anche in materia legislativa di stabbilizzare mediante apposite procedure (minimo 3 anni di contratti e altri requisiti) e quindi accedo come altri migliai di giovani in italia ad una lista di stabilizzandi con diritto di essere assunti. Tutto questo è stato possibile inconsapevolmente grazie anche a tutte le tasse pagate da ogni singolo cittadino me compreso. L'INGV è un ente di ricerca che si dedica fondamentalmente ad approfondire quella branca delle scienze che si occupa di vulcani e terremoti spaziando anche sulle energie alternative, sulle tecniche di prevenzione degli eventi e sulle datazioni storiche degli eventi di questa natura. L'attività di ricerca fornisce comunque un prodotto visibile solo a lungo raggio quindi spesso l'attività di un ricercatore è poco compresa e criticata. Ma non devo spiegarvi cosa il mondo sarebbe oggi senza questa gente specialmente in campo medico. Molto più importante è invece la seconda funzione del nostro istituto. L'INGV è partner di primo piano della Protezione Civile per quanto riguarda il monitoraggio vulcanico e sismico di tutte le aree attive dell'intera penisola. Partendo dall'Etna alle Isole Eolie (Vulcano, Stromboli etc.) fino al Vesuvio. Comprese tutte le zone termali dove viene fatto un monitoraggio continue delle acque. A Marineo il problema viene poco ma in tutte quelle zone interessate il nostro lavoro è fondamentale e viene riconosciuto positivamente dalla popolazione. Da noi dipende anche la vita di molte persone. La sezione di Palermo si occupa del monitoraggio geochimico avvalendosi di laboratori di alto prestigio riconosciuti dalla comunità scientifica mondiale e comprati con i soldini di tutti e si avvale di personale specializzato e formato con i soldini di tutti. La sezione di Palermo contribuisce insieme ad altre cinque sedi a rendere l'INGV un punto di riferimento mondiale nel campo del monitoraggio sismico e vulcanico. Adesso tutto questo potrebbe diventare storia. Se il disegno di legge va in porto da luglio 2009 saremo costretti a tornare a casa non potendo più garantire la nostra attività. Non abbiamo mai lamentato stipendi bassi rispetto al rischio che corriamo e svolgiamo la nostra attività con passione che non è stata mai frenata da parti contrattuali e compensi economici scarsi. Inoltre tutto quello che i cittadini hanno pagato per far si che tutto oggi esista viene letteralmente bruciato per coprire dei debiti creati da alcuni ladroni. Una situazione assurda che deve diffondersi per far riflettere. La gente deve capire cosa succede. La situazione nasce da una politica clientelare che ha portato ad un abuso di questi metodi di assunzione soltanto a fini politici di ogni bandiera. Adesso gli stessi che hanno creato tutto questo decidono di dimenticare e cancellare tutto. Bisognerebbe valutare ogni singolo istituto e ogni singolo ente per vedere dove stanno i problemi. Non si può generalizzare in questo modo. Non ne vale solo il mio posto di lavoro ma i sacrifici di molti giovani e non famiglie comprese spinti da spirito civile fondato sulla passione nel proprio lavoro. Il nostro istituto per protesta al momento ha sospeso tutte le attività di monitoraggio non fornendo alcun tipo di informazione alla protezione civile nazionale in attesa delle prossime decisione di governo. Tale situazione è difficile da vivere anche per noi stessi coscenti della gravità della situazione. Le circostanze ci costringono e chiedo a voi del Provocopuscolo di rendere la cosa pubblica con i metodi che vi distinguono. Vi allego anche una foto di una delle nostre proteste civili ma "poco" considerate. Ma in Italia si sa che serve morire per farsi sentire."
Mariano Tantillo, un marinese tra gli sfortunati.
riferimenti e fonti:
Ist. Naz. di Geofisica e Vulcanologia www.ingv.it
Sezione di Palermo www.pa.ingv.it
fatto eclatante:
Alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Palermo si sono messi in vendita su eBay (con tanto di foto in mutande) per protestare contro i tagli del governo alla ricerca.
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