La Dogana - Apostasia dell'astemio -

Questo è uno spazio che l’associazione vuole dedicare ad articoli che non siano strettamente ed esclusivamente connessi alla nostra realtà.Vogliamo dare rilevanza a temi ed argomenti che vadano oltre la nostra società ed il nostro ambiente.Quindi, cerchiamo di preservare la bellezza di questo spazio!
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Apostasia dell'astemio


Ormai avevo fatto l’abitudine alla tua nostalgia. La mancanza di te era divenuto un fatto assodato. Mi ero rassegnato. Da quella tua consistenza quotidiana,da quel tuo esserci senza saperti rifulgevi di un riflesso dai mille colori che nella mia immaginazione faceva presto a divenire desiderio. e dal desiderio il corpo ne godeva.. E ti vedevo ovunque, ovunque finivi per esserci, quasi a prenderti gioco di me, che c’eri si, ma non potevo averti, di questo non potere di cui non ho mai capito il perché. Eri nei posti più probabili come in quelli in cui meno me l‘aspettavo. E che sorpresa era ogni volta per me, dolce languore che mi spandevi sotto la pelle, un languore avido, un languore mai placato dall’arsura di avermi, possedermi. E quel tuo possedermi era per me un estasi, un perdermi senza trovarmi, un astrazione di pensiero, una leggerezza di disincanto. Il vederti mi ha sempre evocato incontri piacevoli, dolci ricordi di schiocchi sul palato, ma era come non conoscerci, o peggio, come un’amicizia tradita, un quadro inconcluso, una storia lasciata a metà, un’apocope all’infinito. Ma il Caso è rimasto l’unica tra le Parche a tessere i fili della nostra esistenza. Giacché, come non seppi perché ti persi, non seppi come ti ritrovai.
quando ti persi? a quando risale l'ultima volta che sono riuscito a bere un bicchiere colmo di te? Forse fu due anni addietro, dopo una sbornia colossale, in seguito alla quale di vino non ne ho più voluto sapere. Poi pian piano ripresi la mano.

Tu, che sei il figlio di Uva, la madre di tutti i baccanali, puttana Uva.
Tu il figliuol prodigo, il vino più buono, il più rosso.

L’astemia mi aveva vittima, ma solo per te. E in questa estate così strana ti ho ritrovato.

Il primo bicchiere dopo quasi due anni di astinenza. Anni prima persi. E adesso, invece, ritrovati.

Senza ghiaccio.
Io e te, soli.