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In attesa del treno

Gaia vive, ma gli esseri umani arrancano.
È questione di aspettative, orizzonti mentali;
Imbottito di noia, l'uomo di oggi lavora (quando lavora) dal lunedì al venerdì, per tutta la settimana aspetta il week end per fare cose folli, che riempiono la vita - tipo vagare tra le corsie di un centro commerciale con lo sguardo nel vuoto pneumatico della folla, dei commenti della gente agli sconti imperdibili della settimana, delle luci sfavillanti dei televisori lcd hd di ultima generazione, oppure lavare la macchina, innaffiare le piante, cambiare lettiera al gatto.
Questo per gli adulti, quando va bene; per i ragazzi ci pensa già la tv, propinando loro modelli eticamente edificanti tipo le
'bambole gonfiabili' del grande fratello, o i tronisti della De Filippi;
l'individuo di oggi vive in un sufflè di polistirolo espanso sotto un vuoto di modelli eterodiretti, che più che gonfiarlo di orgoglio per le proprie aspettative, gonfiano il portafogli del suo analista;
È una mattina fredda e umida, di quelle che lasciano desiderare fragranza di umanità; un uomo, Pepè, e una donna, Ninè, stanno vicini, e aspettano un treno.
-Pepè, che ore sono?
-Tardi, Ninè.
-Tardi quanto?
-Eh! Tardi! Non ho orologio!
-E come facciamo a sapere a che ora passa?
-Passerà quando passerà.
-E se è già passato, e noi siamo in ritardo?
-Aspettiamo il prossimo.
-Ma faremo tardi!
-Ninè, come fai a dire che faremo tardi se non sai se siamo in ritardo?! E comunque ci aspetteranno.
-Dici?
-Dico. Stiamo aspettando anche noi, no? Siamo pari.
-Pepè, guarda là in fondo. C’è un tizio con la macchina fotografica che ci sta guardando!
-Lascialo guardare.
-E se è un maniaco?!
-Peggio per lui.
-Mi da fastidio essere osservata, Pepè!
-Se ti osserva ti fa un complimento, no?
-Ma tu non sei geloso?!
-Di un tizio che ha qualche problema? No!
-È fermo..ci fissa!
-Vorrà dire che si diverte.
-Secondo te cosa sta facendo?
-Ci sta fotografando.
-E basta?
-Sta fotografando noi che aspettiamo.
-Gesù! E perché?
-La gente che aspetta fa sempre un certo effetto.
-Dici?
-Dico. Magari è solo un fotoreporter.
-Quindi può darsi che la nostra foto spunterà su tutti i giornali.
-Su tutti ho i miei dubbi. Magari su qualcuno.
-Gesù! E la gente ci riconoscerà e ci fermerà per strada.
-Già!
-Gesù! E che diranno?
-Diranno: -”Guarda quei due che aspettano”.
-Solo questo, diranno?
-No. Magari diranno: -”guarda quei due deficienti che aspettano.”
-E poi?
-Poi diranno: -”deficienti, ma fortunati: loro almeno hanno qualcosa da aspettare”.
......
-Pepé?
-Che c'è, Ninè?
-Ti voglio bene.-
Pure io ti voglio bene, Ninè.-
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