Teatro Drammatico dei Pupi di Onofrio Sanicola Al Passetto
IlTeatro dei Pupi è patrimonio dell’Unesco
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Stagione 2010
Da Lunedì 29 Marzo 2010
A Sabato 3 Aprile 2010
Dalle ore 16 alle ore 19
SCENE DELLA
PASSIONE
C’è spazio per le rappresentazioni laiche sulla Passione ? A chi può interessare se tutti gli spazi sono occupati e monopolizzati emarginando ogni e qualsiasi proposta alternativa ?Passione, Morte e Risurrezione di Cristo: la proposta si basa sul duplice filo narrativo dei racconti evangelici fedelmente ripercorsi e di due personaggi simbolo: il procuratore Ponzio Pilato che, prendendo spunto dal racconto di Anatole France, rappresenta il dubbio, l’oblio e l’infelicità dell’uomo moderno; e il Centurione che esprime il non sono degnodella fede. Nella lettura storica e insieme attuale degli avvenimenti si colloca anche l’utilizzo, nell’episodio della Flagellazione, dell’enigmatica immagine dell’uomo della Sindone. L’utilizzo dei mezzi tradizionali del teatro dei pupi accompagna lo sviluppo narrativo, nel quale i personaggi drammatici più significativi sono connessi a una lettura filologicamenteoriginale. I pupi sono stati costruiti per l’occasione, mentre le musiche sono tratte dalla tradizione dei canti popolari e religiosi siciliani accostati alla musica sacra colta. Le scenografie sono state costruite con l’attenzione al dato archeologico e storico, in particolare ai resti monumentali della Terra Santa, quali il Muro del Pianto, la Via Dolorosa, l’Arco dell’Ecce Homo, il Cenacolo. I costumi, appositamente realizzati, si ispirano ai risultati emersi dalle ricerche storiche più recenti, mentre le armature di romani e zeloti, anche qui in omaggio alla fedeltà storica, sono state realizzate per la rima volta in cuoio e metallo. Infine, particolari soluzioni sceniche cercano di superare i limiti espressivi del teatro dei pupi, come nel caso del culmine drammatico del racconto della Crocifissione . Le scene più significative ad un certo punto ti fanno dimenticare che gli attori sono di legno e li vedi muovere armoniosamente come pupi di legno con sangue vero nelle vene . Quella del teatro come rievocazione religiosa e quella della sacralità della quaresima dove una volta tutti i locali chiudevano perché si era a lutto. Le vecchiette ,già vestite a nero di suo, venivano a vedere la passione fatta con i pupi ,con il rosario fra le mani e per i ragazzi era come andare a catechismo .Pupi e scenografie rappresentano i luoghi della Passione come sono oggi, in modo che il pubblico dei pellegrini possa facilmente riconoscerli
Ingresso gratuito
Armature in cuoio: Luigi Corsanico e Gloria Avalli realizzate da Coop. Tiremm Innanz
Macchine Giovanni Rosci, Scenografie: Michela Ameli e Kabir Sadat
Scelte musicali e consulente generale: Piero Melodia Canzoni di di O.Sanicola cantate da Salvo Cassetti
Musiche di J.S. Bach, Haydn,Canti introduttivi dal Morgante di Luigi Pulci.
LA ROCCA BIANCA Coop.a r.l.
Marineo –Pa-Teatrino al Passetto Via Triolo 51- 90035- tf 0918726487- 3396754237
Monreale-Pa • Teatrino Guglielmo • Via B. D'Acquisto, 33 • 90046 • Tf. 091.6409441LA COMPAGN IA ESEGUE SPETTACOLI OVUNQUE
La nobile tradizione del Teatro dei Pupi interpreta la tradizione sacra.
uno spettacolo nel quale si esprime lo sforzo di connettere i mezzi espressivi del teatro dei pupi con una materia insieme nuova e tradizionale, in una pluralità di riferimenti storici e culturali capaci di stimolare l’attenzione degli spettatori e di suggerire molteplici spunti di approfondimento
Il Procuratore e il Centurione
LUNEDI 29 MARZO 2010
Pilato ed Elio: Due amici si incontrano per caso sono Ponzio Pilato ed Elio Lamia che cominciano a ricordare con rabbia l’uno e con nostalgia l’altro gli avvenimenti di Gerusalemme di 20 anni prima. Ma Pilato funzionario e burocrate non ha registrato tutto fedelmente nella memoria, nulla ricorda della sua presenza a Gerusalemme nel luogo giusto, al momento giusto, con le persone giuste. Sembra inverosimile, ma un avvenimento che ha cambiato gli uomini non trova posto nella storia, quella ufficiale, così ricca di dati, luoghi e imprese futili…
Prigione di Giovanni: E’ ricavata utilizzando la riproduzione del muro del pianto del tempio di Gerusalemme. Il dialogo a distanza tra Giovani e Gesù è svolto utilizzando il metodo cheusano i carcerati per comunicare tra loro, cantando stornelli cifrati.Il Centurione incontra per la prima volta l’ambiente cristiano, e già ne viene colpito e attratto. Cerca di evitare la decollazione del Battista, ma non riesce e ne rimane scosso.
MARTEDI 30 MARZO
Monte delle Beatitudini: Il pubblico stesso è la folla che ascolta Gesù e proprio dal pubblico si alzano gli interrogativi che più angosciano oggi la società. Gesù risponderà con la voce del cantastorie rivolgendosi direttamente al popolo e al pubblico.Qui avviene il primo incontro tra Gesù e il Centurione con la guarigione del servo.Sarà il Centurione da questo momento ad accompagnarci nel corso di tutto il racconto.
MERCOLEDI 31 MARZO
Accompagnamento Romano: Pilato con i suoi legionari durante un’esercitazione. Armi romane e zelote in una grande battaglia campale.Costumi riprodotti fedelmente e appositamente realizzati. Qui lo spettacolo ci mostra l’arte antica dei pupari che si è trasferita per l’occasione dai paladini ai soldati romani. Il centurione salva Pilato da un agguato, ottenendone in premio il trasferimento a Gerusalemme. Entrando al servizio diretto di Pilato avrà modo di assistere personalmente a tutte le fasi della Passione.
GIOVEDI 1 APRILE
Ultima Cena e Getsemani: I dodici con Gesù. La scenografia si ispira fedelmente al cenacolo di Gerusalemme.Gli apostoli commentano gli ultimi avvenimenti mentre Gesùpraticamente si congeda dagli apostoli, lasciandogli il dono dell’Eucaristia.Seguono l’episodio della cattura di Gesù nell’orto degli ulivi e lo scontro fra Pietro a Malco a cui vienemozzata l’orecchia.La scena riproduce un albero secolare di ulivo che attualmente si trova sul luogo assieme ad una pietra da macina.
Interrogatorio di Gesù: Ecco che la Passione inizia. Con distacco professionale ognuno fa il suo mestiere, mentre si sta consumando un avvenimento drammatico irripetibile.Conaccento dialettale un tribuno romano interroga Gesù entrando con minuzia burocratica nei dettagli e negli avvenimenti. Come per la prigionia di Giovanni, il Centurione interviene per caso e un senso di angoscia e di impotenza si impadroniscono nuovamente di lui.
VENERDI 2 APRILE
Flagellazione: E’ come assistere ad un fatto senza vederlo. Possiamo seguire la descrizione delle torture inflitte a Gesù attraverso le istruzioni tecniche che un soldato romano impartisce a un collega inesperto usando una cartapecora su cui è riprodotto il corpo dell’uomo dell’uomo della Sindone.Ora lo possiamo vedere con la corona di spine sanguinante… Il Re dei giudei…
Caifa e Pilato: Nella riproduzione del pretorio e della casa di Caifa avviene questo drammatico dialogo a distanza fra Pilato e Caifa che si rimbalzano il soggetto cercando l’uno di far cadere sull’altro la responsabilità della decisione. Entrambi vogliono lavarsi le mani…Ecce Homo… Dovrà dire Pilato… Ma prima proporrà, utilizzando un gioco di parole, una nuova versione dei fatti.
Crocifissione: Una particolare soluzione scenica sottolinea il momento culminante dell’intera rappresentazione. Come per la flagellazione spetta al tribuno romano descriverci, secondo il manuale giudiziario romano, il compimento delle scritture e toccherà al centurione, a un pagano, darci l’annunzio dell’evento alla luce della fede. Ma, insieme, la conclusione è aperta alla speranza che continua ad attraversare la storia sul ruolo di Gerusalemme ,sede di continue e drammatiche divisioni, come luogo di unione e di fraternità universali.
SABATO E DOMENICA 3-4 APRILE
I SEPOLCRI – LA RESURREZIONE
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