Cari Redattori di Provocopuscolo,
desidero innanzitutto ringraziarvi per lo spazio e l'attenzione che avete mostrato nei confronti dell'ultima iniziativa del Cesim: PER UN MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA E UNA BANCA DELLA MEMORIA A MARINEO.
Ho letto con vivo interesse i commenti dei lettori del Vostro Blog al documento di presentazione dell'iniziativa, che avete cortesemente pubblicato, e speravo che qualcuno di voi partecipasse al dibattito svoltosi sabato scorso.
Comprendo i dubbi e le perplessità espresse in alcuni commenti. La stessa parola MUSEO sa di vecchio e stantio ed è vero che in Sicilia ci sono già tanti musei poco amati e frequentati dai giovani. Ci sono però musei e musei. Non so quanti di voi conoscono la CASA MUSEO DI PALAZZOLO ACREIDE (SR), creata da Antonino Uccello. Anche se mi rendo conto che non è facile riprodurre a Marineo un museo simile, è questo il modello di museo a cui mi riferisco e che propongo. Un museo vivo che si rinnova continuamente.
Cos'è poi la "banca della memoria" di cui abbiamo parlato? Il nome può non piacere e possiamo anche cambiarlo. Senza andare troppo lontani, anche quello che avete prodotto voi, con PROVOCOPUSCOLO, dal 2005 ad oggi, è una piccola "banca della memoria". E, secondo me, è importante che non si smarrisca la memoria di quello che avete fatto finora.
Non voglio fare discorsi lunghi e barbosi.
Per concludere desidero tornare ad esprimervi la mia ammirazione per il coraggio che avete mostrato nel denunciare lo stato d'abbandono in cui versa il boschetto comunale e criticare la discutibile concessione, fatta dalla precedente Amministrazione Comunale, ad una società privata di una parte del boschetto. Gli insulti e le minacce che avete ricevuto non vi hanno fermato e, se non sbaglio, la maggioranza dei marinesi condivide il vostro punto di vista.
L'iniziativa che avete intrapreso per me è di grande importanza e rafforza la convinzione della necessità di legare PASSATO E PRESENTE, ossia, l'urgenza di salvaguardare un bene presente, come il boschetto ( che è anche un "bene culturale"!), al piacere-dovere di ricordare il passato, per non dimenticare quello che hanno fatto i nostri padri per noi.
Cordiali saluti
Marineo 26 aprile 2010
desidero innanzitutto ringraziarvi per lo spazio e l'attenzione che avete mostrato nei confronti dell'ultima iniziativa del Cesim: PER UN MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA E UNA BANCA DELLA MEMORIA A MARINEO.
Ho letto con vivo interesse i commenti dei lettori del Vostro Blog al documento di presentazione dell'iniziativa, che avete cortesemente pubblicato, e speravo che qualcuno di voi partecipasse al dibattito svoltosi sabato scorso.
Comprendo i dubbi e le perplessità espresse in alcuni commenti. La stessa parola MUSEO sa di vecchio e stantio ed è vero che in Sicilia ci sono già tanti musei poco amati e frequentati dai giovani. Ci sono però musei e musei. Non so quanti di voi conoscono la CASA MUSEO DI PALAZZOLO ACREIDE (SR), creata da Antonino Uccello. Anche se mi rendo conto che non è facile riprodurre a Marineo un museo simile, è questo il modello di museo a cui mi riferisco e che propongo. Un museo vivo che si rinnova continuamente.
Cos'è poi la "banca della memoria" di cui abbiamo parlato? Il nome può non piacere e possiamo anche cambiarlo. Senza andare troppo lontani, anche quello che avete prodotto voi, con PROVOCOPUSCOLO, dal 2005 ad oggi, è una piccola "banca della memoria". E, secondo me, è importante che non si smarrisca la memoria di quello che avete fatto finora.
Non voglio fare discorsi lunghi e barbosi.
Per concludere desidero tornare ad esprimervi la mia ammirazione per il coraggio che avete mostrato nel denunciare lo stato d'abbandono in cui versa il boschetto comunale e criticare la discutibile concessione, fatta dalla precedente Amministrazione Comunale, ad una società privata di una parte del boschetto. Gli insulti e le minacce che avete ricevuto non vi hanno fermato e, se non sbaglio, la maggioranza dei marinesi condivide il vostro punto di vista.
L'iniziativa che avete intrapreso per me è di grande importanza e rafforza la convinzione della necessità di legare PASSATO E PRESENTE, ossia, l'urgenza di salvaguardare un bene presente, come il boschetto ( che è anche un "bene culturale"!), al piacere-dovere di ricordare il passato, per non dimenticare quello che hanno fatto i nostri padri per noi.
Cordiali saluti
Marineo 26 aprile 2010
FRANCESCO VIRGA
Parliamoci chiaro, l'iniziativa non ha visto alcun entuisiasmo, tranne naturalmente quello degli organizzatori che stentano a vedere oltre il loro naso...
RispondiElimina