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31/05/10

CONTRO TUTTE LE MAFIE E TUTTI I PREGIUDIZI... di Francesco Virga



Cari redattori di Provocopuscolo e Piazza Marineo,

vi sono grato per l’attenzione mostrata nei confronti delle ultime iniziative del Cesim (Centro Studi e Iniziative di Marineo). E vi ringrazio, particolarmente, per l’opportunità che mi avete dato di rendere pubbliche alcune mie riflessioni.

Sono lieto di confermarvi che Umberto Santino sarà a Marineo la sera del prossimo 16 giugno, dalle ore 20.30 alle 22.30, nella p.zza S.Sigolene, per presentare la nuova edizione della sua Storia del movimento antimafia. Sarà un’occasione per riflettere insieme sulle mille facce della mafia d’oggi, per ricordare la grande figura di Peppino Impastato e di tutte le vittime del potere mafioso, e mostrare anche come sia possibile opporsi al sistema clientelare-mafioso senza particolari eroismi. Mi auguro che i marinesi intervengano numerosi al pubblico dibattito e che i lettori di queste righe partecipino attivamente all’iniziativa prendendo la parola.

Per quanto riguarda alcuni commenti letti sui vostri blog desidero fare alcune puntualizzazioni:

1. Ritengo di avere diritto, come tutti, ad essere me stesso. Mi è sempre piaciuto esprimere le mie idee apertamente. Per carattere, esperienze e scelte culturali mi sono trovato, spesso, ad essere controcorrente, anche quando ho militato in un grande Partito che non esiste più. Nonostante gli errori – soltanto gli imbecilli si credono infallibili ! - , le delusioni, e gli scacchi subiti, continuo a credere nella possibilità di un mondo migliore dove, per dirla col poeta, “l’uomo un aiuto sia per l’uomo”.



2. Sì, è vero: la maggior parte dei miei “eroi” sono stati di Sinistra. Ma, d’altra parte, storicamente, almeno fino a ieri, tutti coloro che si sono battuti per la libertà, contro le ingiustizie sociali e per l’affermazione della dignità di ogni uomo si sono trovati a fianco della Sinistra.

3. Bisogna riconoscere, comunque, che nell’Italia d’oggi è diventato difficile cogliere le differenze tra Destra e Sinistra. Anche per questo c’è tanta disaffezione nei confronti della politica che tende, sempre più spesso, a confondersi col malaffare.


4. Tra i miei punti di riferimento ideale un posto particolare continua ad occupare Antonio Gramsci. A lui devo l’amore per la storia e la continua ricerca di una sintesi tra teoria e pratica. Nello scrittore sardo, inoltre, ho trovato il mio modello di giornalismo:

“Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire perché la menzogna entra nella sua qualifica professionale. Sono stato giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione e non ho mai dovuto nascondere le mie convinzioni per fare piacere a dei padroni o manutengoli”. (Lettera dal carcere del 12/10/1931) Ma dallo stesso Gramsci, che pure ha insegnato ad essere “partigiani” ed a odiare gli indifferenti, ho appreso il metodo di cercare la verità ovunque essa si trovi. Esemplare, da questo punto di vista, è stato il suo confronto con Benedetto Croce.

D’altra parte sono stati tanti gli “eroi” del pensiero, non di sinistra, che ho letto ed amato durante i miei giovanili studi filosofici. L’elenco sarebbe troppo lungo, quì basta ricordarne solo alcuni: Platone, Pascal, Voltaire, Hegel, Nietzsche, Pirandello, Freud.

5. Albert Einstein aveva ragione di dire che è molto più facile spezzare un atomo piuttosto che un pregiudizio. I pregiudizi hanno sempre avuto un peso nefasto nella storia. Anche per questo non mi illudo di essere riuscito con queste mie poche righe a far cambiare idea a quanti, da tempo, mi hanno già incasellato nei loro precostituiti schemi mentali anche senza leggere quello che scrivo.


Scusate se ho abusato della vostra cortese ospitalità.

Marineo 28 maggio 2010

Cordiali saluti
 Francesco Virga

20 commenti:

  1. Carissimo Franco,
    sono un cittadino marinese emigrato al nord Italia,
    non vado a votare da parecchi anni perchè non credo nella
    politica, ma credo nei valori umani.
    Credo in Peppino Impastato, in Giovanni Falcone, in Paolo Borsellino,
    in Gesù Cristo ed in tutte quelle persone che credono di potere
    migliorare il mondo con la loro benigna follia.
    Io soffro nel vedere che la mia terra natia è in mano a dei farabutti,
    senza scrupoli che non hanno mai preso posizione contro la mafia, e
    la mentalità che da essa ne deriva. Molti giovani pagano a caro prezzo
    questi errori di mal governo, e per trovare occupazione sono costretti
    ad emigrare lontano e sopportare grandi disagi, mentre in Sicilia
    c'è chi mangia e fa molliche.
    E' vergognoso vedere in televisione che i nostri politici siciliani vengono
    menzionati quasi sempre per il malaffare, e mai per il bene che fanno
    per lo sviluppo della loro terra. E' tempo di alzare la testa, di dire basta
    a questa rassegnazione, la gente siciliana deve ritrovare il proprio orgoglio.
    Invece la gente continua a dire "munnu ha statu e munnu sarà", e questo tipo
    di atteggiamento da potere a questi farabutti che tengono in pugno la Sicilia.
    Ti auguro di continuare la tua campagna di sensibilizzazione, e soprattutto
    ti auguro di non entrare nel meccanismo perverso della politica.
    La politica non cambia il mondo, se non cambiano gli uomini.....

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  2. Concordo in pieno con chi mi precede!!!

    Bisogna lottare per i propri diritti!!!

    ANCH'IO HO SEMPRE LOTTATO E CONTINUERò A LOTTARE CONTRO TUTTE LE MAFIE E TUTTI I PREGIUDIZI.

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  3. Io penso che il tempo della politica è ormai al declino.
    Chi l'ha detto che la politica aiuta il popolo.
    Io sostengo che i governi debbano essere tecnici, ci vuole gente
    esperta che lavori seriamente, e non che chiacchera.
    Siamo stanchi della politica, e dei politici.
    Per sua natura il politico è uno che cura interessi di parte.
    Abbiamo bisogno di professionisti, che si intendano di economia,
    di sanità, di lavoro, di ambiente e non di ministri che curano
    solo gli interessi del partito di cui fanno parte.
    Io credo che la politica sia il cancro di questa società.
    Sentire parlare i politici è la cosa più noiosa e avvilente
    che si possa fare. I veri eroi invece danno la vita per quello in cui
    credono, senza chiacchere, ma con il sacrificio.
    Non illudetevi dei discorsi e delle promesse dei politici,
    contate su voi stessi e sulle persone che hanno amore per la causa comune.
    Credete in chi non promette, ma agisce, in chi parla poco ma opera,
    in chi è serio nel proprio lavoro.
    Questo costa dei sacrifici, delle rinunzie, ma in cambio recuperiamo
    la nostra dignità che i politici della Sicilia hanno calpestato.
    Recuperiamo la nostra libertà, che il dono più prezioso che esista
    al mondo. Perchè il lavoro è un nostro diritto, e non è un favore che
    dobbiamo elemosinare. Prendiamo coscenza del nostro valore e della
    nostra dignità. Questi sbruffoni ci prendono in giro e ci mettono
    in una condizione di sudditanza, e su questa costruiscono
    il loro potere e le loro ricchezze.

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  4. Si va be, pero' occorre avere dei leaders onesti che sappiano guidare gli interessi delle comunita'. Individualmente dovremmo impegnarci ad eleggere quelle personalita' che meritano il rispetto di tutti e possono curarsi del bene collettivo.
    Se poi uno di questi al primo nodo al pettine... si dimette, allora non era degno della nostra fiducia.

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  5. Esatto. Bisogna dare fiducia a chi
    cura gli interessi della comunità,
    e non degli amici e di coloro che portano voti.
    Il voto è l'unico potere che il cittadino ha nelle proprie mani,
    e non va venduto per una promessa di lavoro, u pusticeddu pi u figghiu.
    Se i rappresentanti eletti avessero
    veramente nel sangue la nobiltà della
    loro missione si interesserebbero per
    lo sviluppo dell'intera comunità senza favoritismi e discrminazione, e allora ci sarebbe il vero sviluppo, e tutti avrebbero più possibilità di accedere al lavoro e vivere una vita dignitosa. Ma il popolo impiega male l'arma del voto, perchè non vuole lottare per i propri diritti (non gliene frega niente del bene comune, pensa solo a impostare il figlio, altro che valori e legalità), e si me figghiu travagghia cci dugnu u votu. Questo è il vero cancro della Sicilia, peggio della mafia.
    Infatti la mafia si alimenta dei nostri bisogni e delle nostre miserie per costruire i propri affari a braccetto con i politici.
    La Sicilia deve alzare la testa!!

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  6. Per la prima volta nel blog, mi sento fiero di essere marinese, siciliano e anche italiano! Grazie Franco Virga e ai postanti di prima! W LA LIBERTA'!!!!!!!!

    f.l.

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  7. Ma Virga riconosce di essere piu efficace attraverso i suoi scritti? Come mai quando era in una posizione di poter cambiare le cose non volle continuare in quello che lui stesso aveva incominciato? Ora sprona gli altri a voler implementare i principi sui quali credeva? Una spiegazione del suo operato potrebbe farci capire meglio i suoi propositi.

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  8. ho letto con attenzione il post di franco virga, ed i successivi commenti. mi sono fatto un'idea, che forse sono giunti i tempi di un reale cambiamento della nostra società.

    concordo perfettamente con chi dice che la politica si è avvitata su se stessa, ed ha perso di vista i bisogni reali della gente;

    concordo con chi dice che non esistono quasi più persone che lottano per degli ideali, e che coloro che lo hanno fatto, ed infine hanno anche perso la loro vita, sono esempi da emulare.

    abbiamo scambiato alcune opinioni con franco virga l'altro giorno, e concordavamo sul fatto che la nostra società va cambiata, però questo potrà accadere soltanto quando tutti, o una moltitudine di persone, si metteranno a lavorare perchè questo si avveri.

    a tale proposito, volevo comunicare che la settimana prossima, l'8 giugno, i comitati spontanei per l'agricoltura, si costituiranno a palermo, su base regionale, come organismo in difesa degli agricoltori, ma anche dei consumatori, e quindi di tutti i cittadini che ogni giorno vanno a fare la spesa.

    qualcuno potrà legittimamente chiedersi: ma cosa c'entrano i comitati spontanei per l'agricoltura con il tema principale del post? vi rispondo subito, chiarendo che oggi non esiste più la sicurezza alimentare, perchè dei gruppi economici che operano a livello mondiale, hanno l'interesse a fare chiudere le aziende agricole di medie e piccole dimensioni, per impossessarsi dei terreni, e per fare profitti utilizzando prodotti agricoli che vengono dall’estero.

    nelle campagne cinesi o indiane o nord africane vengono utilizzati presidi sanitari che 20 anni fa sono stati banditi dall'europa, perchè ritenuti cancerogeni; questi stessi presidi vengono attualmente utilizzati per produrre nei paesi su citati, ed i prodotti ottenuti esportati in tutto il mondo, italia compresa.

    si può facilmente comprendere come ci siano interessi economici enormi, che non tengono conto della salute dei consumatori; ed in effetti, come ci diceva l'altra sera il presidente dell'ordine dei chirurghi, che è natio di santa margherita belice, i casi di tumore all'apparato digerente sono aumentati negli ultimi anni, del 300%.

    perciò tutti dobbiamo cercare di combattere questa forma di prevaricazione, di mafia economica.

    ormai da un anno giro in lungo e in largo la sicilia, ed la cosa che ho compreso perfettamente è la seguente: non c'è una classe politico - dirigente capace di invertire questo stato di cose, forse perchè accomodante su tutto, forse per interessi personali, o forse per totale ignoranza.

    abbiamo perciò deciso di costituirci, per difendere i nostri interessi legittimi, ma anche per mettere la sicurezza alimentare in primo piano, per potere proteggere la gente dai tumori provocati dall'utilizzo di prodotti chimici fuorilegge.

    perciò, l'8 giugno siete tutti invitati a partecipare alla presentazione di questo movimento, che vuole ripartire dall'agricoltura, coinvolgere l'artigianato ed il turismo, e che ha obiettivo ambizioso: fare rinascere la sicilia. la manifestazione si terrà al teatro biondo di palermo, e saranno presenti giornalisti, opinionisti, e persone libere, che si sono stancate di sottostare alle imposizioni di una mafia finanziaria che pur di fare profitti, uccide le persone, alimentandole.

    franco calderone

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  9. Anche a me questo vinicello ha dato 'ntesta!

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  10. Credo fermamente che la politica vive una fase di avvelenamento.
    Di per se nasce come una pratica nobile, ma quando è praticata da chi la nobiltà d'animo l'ha persa o preferisce non averla ecco che la politica cessa di svolgere la sua originale funzione.
    C'è una profonda crisi di valori, che inquina tutti i settori della vita sociale, quindi anche la politica, anzi soprattutto la politica, dove la tentazione delle strumentalizzazioni è molto alta.
    Ha perfettamente ragione il papa, quando dice che c'è una profonda crisi di valori.
    Sono d'accordo con chi afferma che prima di cambiare la società devono cambiare gli uomini.
    Prima della rivoluzione sociale ci vuole la rivoluzione interiore, quella che cambia il cuore dell'uomo.

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  11. A mio nipote che mi diceva: "da grande voglio fare il politico", io gli dicevo: "Impossibile ottenere entrambe le cose".
    Ma insomma Ciccio Virga voleva un ruolo nella politica marinese, l'ottenne e quando i primi nodi vennero al pettine si dimise. Come mai? Non potremmo avere dettagli in merito per capire i suoi propositi?

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  12. Be, almeno Franceso Virga ha provato,
    ha fatto un tentativo, e già è apprezzabile, molti non fanno neanche questo e si limitano alle semplici chiacchere. Inoltre credo che Franco non se ne sta ad oziare, ci sono tanti modi per darsi da fare,
    non c'è solo la politica che tra l'altro rovina anche le persone più belle e autentiche.
    Anzi io credo che il suo nuovo modo di lottare sia più ammirevole e autentico. I movimenti fuori dalle logiche di partito hanno una freschezza e una credibilità che i politici si possono solo sognare.
    Se l'allontanamento dalla politica da parte di Franco produce questi frutti, che ben venga. Gli auguro pertanto di stare lontano dalla politica e soprattutto dai politici, una razza ingannatrice e pericolosa.

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  13. Al'anonimo de 4-6-2010 delle 21,09:
    Il tuo amico si dimise dall'incarico che gli era stato affidato dopo che aveva lottato per ottenerlo, senza chiare spiegazioni. Crollato come un mucchio di carte da gioco e nella politica ci rimane ancora, non si è allontanato come tu credi. Soltanto che da fuori gli è piu' facile criticare ora...

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  14. la politica come missione7 giugno 2010 alle ore 09:52

    Innanzitutto non sono un amico di Franco, lo conosco soltanto di vista,
    e non ho mai avuto il piacere di parlargli. Io semplicemente apprezzo
    tutte quelle persone che lottano contro la mentalità mafiosa e promuovono
    iniziative che sensibilizzano la gente a lottare.
    Se Franco ha fatto politica in passato poco può interessarmi,
    e nel momento in cui lui dovesse entrare nella vecchia logica del partito,
    mi dispiacerebbe per lui, in quanto i suoi sforzi diventerebbero vani.
    Infatti io credo che la politica cosi come è oggi, è come Attila, dove passa
    non cresce più l'erba. Invito tutte le persone che hanno idee nuove e fresche
    a non fare alleanze politiche con nessuno, a stare lontano dai partiti e
    degli schieramenti politici, in quanto la freschezza e l'entusiasmo delle loro
    idee verrebbe soffocato. Quindi mi auguro che Franco e le altre persone
    che come lui lavorano a queste iniziative, stiano lontani dalla politica,
    nel senso vecchio del termine, e si adoperino per un rivoluzionamento
    della politica che metta al primo posto i valori.
    Senza i valori infatti non c'è sviluppo umano, ma solo gente furba che
    aiuta altri furbi.
    E ricordatevi una cosa: il buon politico è un missionario, è colui che ci
    rimette, colui che si sacrifica, diffidate quindi da quelli che mangiano
    e fanno le molliche..siano essi di destra o di sinistra.

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  15. Gli ideali proposti dal postante di sopra rimangono soltanto questi. La realta' è che siamo in Sicilia e le cose cambiano per rimanere sempre uguali. Cambia la faccia del politico di turno ma non il modo di fare. Il peggio di tutto questo è che noi ci siamo assuefatti al sistema perchè sappiamo che i favori si ottengono tramite il nostro schieramento politico. Di Franco Virga, magari con piu' influanza di quella che lui puo' esercitare ne abbiamo avuti diversi in Sicilia, alcuni ci hanno perso anche la vita, ma ogni passo avanti che facciamo poi ne facciamo due a ritroso!
    La soluzione? Facciamo una bella rivoluzione e mettiamo tutti i politici attuali in pensione. Poi creiamo due fazioni diverse, una al comando e l'altra che controlla l'operato di questa.

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  16. Ma menomale, menomale che Franco ha lasciato la politica, chissa quale tremenda fine avrebbe fatto.
    Invece adesso è ancora in tempo per non farsi strumentalizzare.
    Dobbiamo farci strumentalizzare solo dall'amore per la giustizia,
    questo vale per Franco ma vale per tutti. Non andate a votare!
    Non è disaffezione per la politica, anzi questo è amore per la vera politica, quella che ha come fine la promozione dell'uomo e della sua dignità.

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  17. Ciccio V. non ha lasciato la politica. Ma a me non importa lui è libero di fare quello che vuole. Anche quello di politicizzare la sua causa. Io faccio cio' che voglio e sicuramente non vorro' privarmi del mio sacrosanto diritto di votare. Voi fatelo, vediamo chi vince alla fine!

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  18. Se tu vuoi votare una persona che ti ispira fiducia, e nella quale credi,
    allora in buona fede vai a votare.
    Io questa persona non la conosco ancora, ma sicuramente il giorno in cui la conoscerò sarò entusiasta di andarla a votare.
    In questo periodo preferisco votare
    e appoggiare chi non si candida,
    chi porta avanti delle idee.
    Non esiste soltanto il voto per esprimere un pensiero politico, o far parte di una coalizione.
    Esistono anche movimenti di pensiero, idee da sviluppare e da proporre. Laddove falliscono i politici possono riuscire altre persone.
    E poi il voto è una risorsa che il cittadino usa a propria discrezione, c'è un tempo per usarla, e un tempo per non usarla.
    Questo secondo me è il tempo per non usarla, visto e considerato che le persone elette non sono all'altezza della missione che i cittadini gli hanno affidato.

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  19. Vi ringrazio ancora per l'attenzione che mi prestate.

    Ringrazio particolarmente coloro che, pur non conoscendomi personalmente,
    hanno mostrato nei miei confronti una comprensione che non mi
    aspettavo.
    Nonostante che la maggior parte dei commenti risultano non firmati - e credo che il miglior modo di stroncare l'anonimato sia quello di non prenderlo
    in considerazione - il livello medio di essi mi è sembrato più elevato del
    solito. Mi pare opportuno, pertanto, dare loro una prima risposta.
    Per quanto riguarda il mio rapporto con la politica - fermo restando il
    mio attuale, fermo e netto distacco da tutti i partiti esistenti oggi in
    Italia, dentro e fuori il Parlamento - ribadisco che mi sento
    particolarmente vicino, oltre all'indimenticabile Gramsci, a quel Leonardo
    Sciascia che scriveva: " Io mi sono sempre occupato di politica : e sempre nel
    senso etico. Qualcuno dirà che questa è la mia confusione o il mio errore:
    voler scambiare la politica con l'etica. Ma sarebbe una ben salutare confusione
    e un ben felice errore se gli italiani, e specialmente in questo momento, vi
    cadessero."
    A quanti cercano di seminare zizzania e confusione, rinvangando sul
    mio limpido passato, ricordo soltanto che, in un articolo pubblicato
    su "CITTA' NUOVE", un mese dopo i fatti, ho spiegato chiaramente le ragioni delle mie
    dimissioni da Assessore del Comune di Marineo durante l'Amministrazione Pernice. Quelle dimissioni non furono un
    atto di vigliaccheria ma un atto di coraggio e di coerenza. Di coerenza, soprattutto, rispetto alla battaglia condotta contro il clientelismo e il malgoverno del Sindaco Spataro che avevano trovato una sintesi in una lettera
    aperta, inviata al Sindaco e al Prefetto del tempo, diffusa in mille copie per
    il paese, e poi "misteriosamente" scomparsa dall'Archivio Comunale.
    Per ora non aggiungo altro.
    Invito comunque tutti a partecipare al pubblico dibattito che si terrà
    mercoledì sera davanti al Municipio dove, se volete, potremo riprendere anche
    questo discorso.
    Cordiali saluti.
    Franco Virga

    RispondiElimina
  20. Ciao Franco,
    sono Ezio, vivo da diversi anni in Lombardia per

    motivi di lavoro. Proprio per questo motivo mi
    dispiace non poter partecipare al dibattito di
    stasera. Seguo un po le vicende di Marineo attra
    verso Internet, e credo che il Provocopuscolo
    sia uno dei pochi mezzi di informazione liberi
    e coraggiosi che ci siano a Marineo, nonostante non

    condivida certe loro idee anticattoliche.
    Ho seguito molto le tue argomentazioni, e sono

    l'autore di diversi post. A me piange il cuore e
    mi provoca rabbia la mancanza di vergogna del
    popolo siciliano che dovrebbe ribellarsi al

    malcostume che la mentalità mafiosa ha diffuso.
    Io credo che il problema della politica sia
    proprio questo: il malcostume.
    Quel malcostume che porta la gente a credere
    non più nei valori ma nel potere.
    Ed è proprio questo il punto, che la politica
    non dovrebbe essere strumento di potere, ma
    strumento di missione.
    Ricordo una frase del vangelo in cui Cristo dice
    ai suoi discepoli: Io non sono venuto per essere
    servito ma per servire.
    Se i politici tenessero in mente questa frase
    e la facessero propria come cambierebbe la

    prospettiva della politica.
    Come dici tu il problema della politica è di matrice
    etica. Ma l'etica spesso non si sposa con il potere,
    e per questo motivo non fa gola.
    Detto questo ti auguro di portare avanti la tua
    causa, che è la causa di tutte le persone che
    vogliono essere libere, e appoggio la tua causa
    per come meglio posso da 1500 Km di distanza.

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