L'ombra del Dissesto sul nostro Comune??? (aggiornato)

AGGIORNAMENTO: è possibile visualizzare il documento che attesta la situazione finanziaria cliccando qui per la prima pagina qui per la seconda e qui per la terza 

Se volessimo descrivere la situazione economico-finanziaria in cui versa il nostro Comune, dovremmo necessariamente prendere in prestito il titolo da un noto film di Dario Argento: “PROFONDO ROSSO”

Nessun titolo è a nostro avviso più opportuno di questo e, per averne la conferma, è sufficiente buttare l’occhio su una qualsiasi scartoffia di carattere contabile del Comune marinese.

Partiamo da alcuni dati sui quali non si può né discutere né speculare politicamente, in quanto consistono semplici numeri; chiamiamoli pure “semplici debiti” a questo punto, visto che di passività si tratta:

€ 1.389.642,42 à È l’ammontare del debito che il Comune ha nei confronti del COINRES (come dire: oltre al danno…LA BEFFA!);

€ 256.276,74 à Debiti Fuori Bilancio che consistono in debiti giuridicamente validi, ma che non trovano un riscontro contabile (da qui la denominazione “fuori bilancio")

A queste passività ne va aggiunta una eventuale di:

€ 1.350.000 à È una spesa giudiziale, derivante da una sentenza del TAR Sicilia che condanna il Comune di Marineo al pagamento del risarcimento del danno in favore della ditta Barbaccia a seguito dell'occupazione illegittima di un terreno.

Per un totale complessivo di circa 3 MILIONI DI EURI!!!

Una cifra del genere fa semplicemente rabbrividire, e materializza sempre più velocemente nelle menti degli amministratori comunali lo spettro del DISSESTO FINANZIARIO.

Oltre a loro crediamo che anche i cittadini debbano cominciare a preoccuparsi. Affermando questo non si vuole creare allarmismo ingiustificato. La giustificazione c’è eccome!

C’è intanto da chiedersi cosa sia il dissesto finanziario e ovviamente cosa comporti!

Per chi non lo sapesse il dissesto finanziario è la “piaga” (o fuoco purificatore secondo alcuni! che solitamente colpisce un comune:

- quando non è più in grado di garantire l’assolvimento delle funzioni essenziali e dei servizi indispensabili per i cittadini;

- quando non è più in grado di far fronte ai suoi debiti.

La procedura con cui si chiede il dissesto prevede una delibera del Consiglio Comunale in cui si descrive la situazione di dissesto finanziario da inoltrare, insieme ad una relazione fatta dai revisori contabili, al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti.

Una volta espletati tali atti, con decreto del Presidente della Repubblica vengono nominati uno o più COMMISSARI LIQUIDATORI che in parole povere si comportano come dei veri e propri curatori fallimentari: stabiliscono l’ammontare della massa passiva e ripianano i debiti.

Il Consiglio pertanto entro tre mesi deve presentare al Ministero dell’Interno un’IPOTESI DI BILANCIO RISANATO, su cui quest’ultimo deve pronunciarsi.

Cercando di semplificare (e di tralasciare) quanto più possibile i formalismi e la burocrazia che vanno seguiti in casi del genere, dobbiamo quantomeno chiarire cosa si deve intendere quando scriviamo “ripianare i debiti”.

O meglio:

In cosa consiste a livello pratico il lavoro del commissario?

È in questa fase che iniziano i dolori per noi poveri cittadini amministrati. Se mancano i soldi, si devono pur prendere da qualche parte, giusto? E da quale parte se non dalle nostre tasche?

Il risanamento delle casse comunali avviene infatti mediante alcune misure previste dalla legge in materia di dissesto, che possiamo così sintetizzare:

- Aumento delle imposte, delle tasse e dei canoni patrimoniali nella misura massima consentita dalla legge (atru chi munnizza aumentata a soli 2.50 €… l’aumento potrebbe essere ancora più mostruoso!);

- Recupero delle imposte totalmente o parzialmente evase (il Comune di Marineo non ha mai avuto la mano pesante nei confronti degli evasori fiscali, prova ne sono i circa 560.000 € di entrate(risorse) accertate ma non riscosse);

- Eliminazione dei servizi non indispensabili e contenimento degli altri livelli di spesa entro i limiti della prudenza (Asilo Nido addio???);

- Rideterminazione della pianta organica e di mobilità del personale, con possibilità di soppressione di alcuni posti, qualora sia numericamente superiore alle unità spettanti sulla base del rapporto dipendenti/popolazione.

Alla luce di quanto esposto è lapalissiano come la dichiarazione di dissesto sia una iattura da evitare al fine di non essere costretti ad emanare provvedimenti così impopolari.

Ma è pur giusto sottolineare quali siano le conseguenze che derivano del cattivo funzionamento della macchina amministrativa, mettendo così al corrente quella parte di popolazione ignara su “cosa accadrebbe se”;

è giusto dire che seppur, si tratti di una mera eventualità, dati alla mano, il nostro comune sembrerebbe diretto su questa strada...

Nei prossimi giorni saremo pertanto informarci ulteriormente e riferirvi se il dissesto sia davvero inevitabile , o se l’amministrazione sarà in grado di prendere dei provvedimenti che scongiurino una tale evenienza. Ai cittadini spetta comunque il diritto di fare delle considerazioni finali - a prescindere dai risvolti futuri -, traendo le dovute conclusioni sull’operato delle amministrazioni marinesi negli ultimi anni.