
Questo è uno spazio dedicato interamente alla poesia fatta in casa, alla poesia di strada, alla poesia dei poveri, dei poeti che non hanno voce. Quindi, cerchiamo di preservare la bellezza di questo spazio! Confidiamo sul fatto che nessuno lo rovini.
POESIA DELLA SETTIMANA:
La me zita
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Veni un mumentu di la vita
ca vidi na fimmina e la vulissi pi zita,
e chissu nun significa ca t’accuntenti
o avirinni una è sempri megghiu di nenti,
lu cori di un picciottu nun trova abbentu,
pi truvari l’amuri assicutassi a lu ventu.
Si mi piaci na picciotta e nun trovu lu curaggiu
cci l’addumannu lu nummaru e po’ ci mannu lu messaggiu?
Si la ncontru pi la strata e idda mi saluta
cci lu fazzu lu mmitu pi fari na nisciuta?
Si avi assai ca nun la viu e mi crisci lu ddisiu
mi veni di circalla mmenzu a tuttu lu passiu?
Chissi sunnu li dumanni ca mi vennu nta la testa
e lu iornu c’arrispunnu vogghiu fari na gran festa,
nun mi serbi lu curaggiu, ma lu sangu nta li vini
si ti viu addiventu duci e li me occhi già su chini,
certi voti ti nn’adduni e m’arridi sutta nasu
fallu ancora n’atra vota e io giuru ca ti vasu.
Autunno 2008 (Ezio Spataro)
tutta questa melassa mi sembra anacronistica
RispondiEliminacon questi "sonetti" ci avete rotto le @@ e voi del provocopuscolo siete pregati di evitarci questo strazio e poi sempre la stessa foto........sembra una copertina e che ca..........
RispondiEliminap.s. togliete la foto del parroco che ci basta vederlo di presenza. ce lo siamo goduti abbastanza non vi sembra?
RispondiEliminaVi siete messi a camorria sia per la foto che per le poesie da strapazzo che continuate a pubblicare. Cercate altri argomenti ed altre foto. Le poesie lasciatele a quelli capaci di comporle. Mi sono gia stomachiato diverse volte e ne sono stufo.
RispondiEliminama non è che ve lo ha prescritto il medico di collegarvi con il provocopuscolo! mi riferisco agli anonimi di cui sopra, che date le sicure doti intellettuali, dovrebbero navigare verso siti più "alti". a quello della melassa...mi farebbe piacere leggere qualche tuo componimento...anche per prenderlo ad esempio...
RispondiEliminaSemplicemente un capolavoro.
RispondiEliminaVorrei tanto sapere chi è la fortunata, o forse sarebbe più opportuno definirla la fonte d'ispirazione. Adoro la poesia siciliana e questi versi non sono da meno. Complimenti!
RispondiEliminaNon conosco Ezio Spataro personalmente, ma dalle poesie che sono state pubblicate ho capito che è una grande poeta!!! RIngrazie il porvocopuscolo e gli autori delle poesie che ci allietano con le loro opere... COMPLIMENTI!!!!!!!!!
RispondiEliminaCarina 'sta poesia....un pò ingrifato l'autore (sembra quasi sbavi dietro la gonnella dell'inarrivabile amata...) ...ma bei pensieri cmq...brav'u 'ngigneri!
RispondiEliminabella! Magari avessi un pretendente capace di dedicarmi poesie del genere.Me lo sposerei subito.Ma dove sono i vecchi uomini!!!
RispondiEliminavecchi ne trovi quanti ne vuoi, basta andare all'auser o davanti la villa di san ciro, forse intendevi uomini vecchio stampo
RispondiEliminacon "vecchi" uomini intendeva gli "uomini di una volta" / "vecchio stampo" (sono la stessa identica cosa). Ma comunque, complimenti Ezio!
RispondiEliminaA proposito della melassa anacronistica volevo semplicemente dire che le emozioni e le vibrazioni dell'animo umano non hanno tempo, lo hanno sempre caratterizzato e sempre lo faranno, quindi posso accettare la melassa, ma non l'anacronistico.
RispondiEliminaEzio (da Milano)
PS: non posso fare a meno di amare la melassa, mia nonna si chiamava Zuccaro