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30/09/09

Il Megafono del Convento - Il Creazionismo -

Questa rubrica vuole essere uno spazio per il confronto di idee su un tema che sembra essere un TABU': la Religione.
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Il Creazionismo

Il creazionismo è la credenza che l'universo, la Terra, la vita e l'uomo siano il risultato di un intervento diretto di una o più divinità (creazionismo religioso, tipicamente riferito a Dio), o, più raramente, di entità extraterrestri la cui esistenza è presupposta.

Nell'accezione moderna, il termine "creazionismo" nacque, quando le prime osservazioni geologiche e paleontologiche, condotte con metodo scientifico, iniziarono a porre in dubbio l'interpretazione letterale della genesi biblica riguardo all'origine degli esseri viventi e dell'uomo. Oggi il termine creazionista si usa soprattutto in riferimento a quelle posizioni che rifiutano una spiegazione meccanicistica e naturalistica dello sviluppo della vita escludente un qualsiasi intervento sovrannaturale, ed in particolar modo la teoria dell'evoluzione, adducendo a sostegno del loro rifiuto motivi principalmente religiosi.


Creazionismo della Terra vecchia

I sostenitori del "creazionismo della Terra vecchia" accettano le scoperte della geologia ma rigettano l'evoluzione, affermando che tutte le specie viventi, incluso l'uomo, sono state create originariamente da Dio. Una delle interpretazioni principali sul perché la Bibbia usi l'immagine dei sei giorni della Creazione pur trattandosi di circa 15 miliardi di anni è la Teoria Giorno-Era secondo cui un giorno biblico in Genesi 1 è semplicemente un indefinito periodo di tempo, in quanto la parola "giorno" in ebraico (yom) è usata anche nelle profezie come sinonimo di "anno" e perché la Bibbia dice che per Dio "un giorno è come mille anni". A prova di tale fatto i suoi sostenitori adducono anche l'idea secondo cui il Settimo Giorno starebbe durando tutt'oggi (poiché la Bibbia non ci dice che tale giorno è finito, a differenza degli altri sei) e che questo spiega la contraddizione secondo cui Adamo sarebbe morto nel giorno stesso del peccato originale, ma al tempo stesso si dice sia morto a 930 anni dalla caduta. I sostenitori dei giorni di 24 ore, invece, affermano che la morte di Adamo fu solo spirituale, e che l'alternanza di "sere" e "mattini" indica inequivocabilmente periodi di 24 ore fra giorno e notte. La principale replica all'ultima affermazione è che la parola "sera" sta per "oscurità" e "mattino" sta per "luce" così che la frase "si fece sera e poi si fece mattino" significherebbe che "dall'oscurità si fece luce" in quanto Dio sarebbe intervenuto a rendere il mondo più ordinato e retto.

Creazionismo della Terra giovane

La posizione più radicale è quella che oggi viene chiamata "creazionismo della Terra giovane". I suoi sostenitori affermano che la Terra abbia circa 6000 anni di età, come si ricava da una lettura letterale della Bibbia (secondo James Ussher, un religioso del XVII secolo, la data della creazione fu precisamente il 23 ottobre 4004 a.C. a mezzogiorno). Per alcuni creazionisti della Chiesa Ortodossa, invece, si segue la visione tradizionale del calendario bizantino, secondo cui Dio creò Adamo nel 5508 a.C. Va detto però che in generale la Chiesa Ortodossa non ha mai posto serie contrapposizioni ad un'età più antica dell'universo o persino alla teoria dell'evoluzione se non in tempi recentissimi, seguendo l'influsso del creazionismo occidentale. Il creazionismo della Terra giovane costituisce il pensiero creazionista più antico e in contrasto con la scienza, la cui origine risale ai Padri della Chiesa ed ai primi dibattiti, quando non processi, contro gli scritti degli scienziati che affrontavano il problema della origine della Terra e delle forme viventi alla luce delle scoperte che venivano effettuate durante lo sviluppo delle scienze naturalistiche a partire dal XVIII secolo.
Questi creazionisti rifiutano tutti i risultati della scienza che sono incompatibili con la presunta datazione biblica: oltre alla teoria dell'evoluzione, rigettano quindi la datazione geologica delle rocce e dei fossili, in base alla quale la Terra e le più antiche forme di vita risalgono a miliardi di anni fa.
Alcuni creazionisti della Terra giovane spiegano l'esistenza dei fossili affermando che sono stati creati da Dio per "mettere alla prova" la fede dei credenti; altri sostengono che anche i dinosauri sarebbero saliti sull'Arca di Noè e si sarebbero estinti in seguito.



Sitografia:

10 commenti:

  1. ovviamente, una cosa è la religione, altra cosa è la scienza;

    religione (parlo di qualunque religione) e scienza si propongono scopi differenti;

    oggi come oggi anche all'Università cattolica la storia di Adamo ed Eva viene raccontata come un apologo allegorico.

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  2. Una volta ho partecipato ad un dibattito su questo argomento,qualcuno sosteneva che fosse inaudito paragonare l'uomo ai primati (scimmie)partendo dal presupposto che l'uomo è stato creato ad immaggine e somiglianza di Dio e quindi significherebbe ammettere che Dio somigliasse ai primati,qualcun'altro sosteneva la teoria evoluzionistica di Darwin,che,a mio parere,non spiega comunque la nascita di tutto,ma solo la sua evoluzione,alla fine si è arrivati ad un compromesso,e cioè che tutto è partito da qualcosa,chiamatela esplosione,chiamatelo Dio,ancora oggi non totalmente spiegato.

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  3. Davvero molto interessante, questi argomenti suscitano in me grande curiosità. Complimenti per la varietà di post che offrite a noi lettori!

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  4. Dio nessuno lo ha mai visto!!!
    Nessuno ne ha mai dimostrato l'esistenza!
    La scienza non può ne affermare ne negare Dio,
    per il semplice fatto che la scienza studia fenomeni sensibili che ricadono
    nell'immanente.
    Galileo affermava che la scienza spiega come è fatto il cielo, la fede spiega come arrivarci!!
    Dio è presente nel cuore di ogni uomo, chiunque può farne esperienza!!
    Si manifesta all'uomo in modo misterioso, in un modo che l'uomo razionalmente
    non si spiega. E' un dono, si manifesta gratuitamente!
    Dio è presente, perchè è amore come afferma l'evangelista Giovanni.
    E' accanto all'uomo, soffre con l'uomo e giosce con l'uomo.
    Sono false le tesi che dipingono un Dio imperturbabile come sorta di motore immobile.
    E' un motore che si muove tanto e si fa anche perturbare!!
    Infatti ha assunto la natura umana e si è fatto carico delle sofferenze umane
    fino all'epilogo finale della morte in croce.
    Tuttora si fa carico dei nostri peccati, ne porta lui il peso, un peso che ci
    farebbe rimanere schiacciati, perchè l'uomo per amare non puo fare a meno di Dio.
    La fonte dell'amore non è nell'uomo ma in Dio, nell'uomo è presente
    un riflesso di questo amore, questo è il significato di essere a immagine
    e somiglianza di lui.

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  5. Argomento interessante, mi prometto di partecipare in seguito...e bel titolo....e pensare che la prima discussione sugli altoparlanti del convento l'ho iniziata io nel vecchio botta&risposta....

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  6. Comunque posso lasciare una mia massima in materia di religione.
    Premetto che sono di idee estremamente razionali, che pertanto in materia di religione sfiorano l'agnosticismo. Tuttavia credo che il limite della scienza all'infinito sia la religione. Cioè si arriverà a sperimentare e scoprire(all'inifito, non so se rendo l'idea..)concetti e "cose" non dimostrabili, e quindi dogmi e quindi religione.

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  7. Sono veramente entusiasta della discussione che precede questo mio inserto. Bene, benissimo! Quando si parla di argomenti seri vedo che anche il confronto è serio e pacato! Ciò dimostra che le persone riescono anche ad affrontare argomenti, in maniera dialettica, ma con un confronto sereno!!!
    Sull'argomento voglio esprimere una mia riflessione. Per primo bisogna evitare di confondere la fede (qualsiasi fede) con la Chiesa come struttura umana. La fede è qualcosa di intimo ed estremamente personale, la Chiesa è un contesto umano con tutti i difetti e contraddizioni che ciò ha insito. Rimanendo nell'ambito della fede ritengo, e la storia conferma ciò, che l'uomo ha il dovere di dare spiegazioni razionali a tutto, ma che non può assumersi l'arroganza di potere spiegare tutto. Deve riconoscere i propri limiti e riporre nella scienza l'esercizio della massima espressione dell'intelligenza ma anche della modestia. I Grandi Uomini e Donne di scienza sono stati e sono persone modeste e non arroganti, e ciò perchè persone culturalmente elevate.

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  8. concordo pienamente con quanto dice anonimo qui sopra, una cosa è la fede, altra la chiesa, e soprattutto, altra (e molto ben altra cosa!) è la 'religio'..

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  9. Vorrei dire all'anonimo di sopra che la scienza non agisce mai con l'arroganza di spiegare ciò che la fede non spiega e lascia come mistero, ma solo per sete di sapere e conoscenza, e tu ne converrai. Il fatto che l'uomo si interroghi su qualsiasi argomento e sfumatura della vita è giustissimo e doveroso, anche quando mette in dubbio i misteriosi enigmi della fede. Un sano confronto di idee razionali a mio dire supera l'ignoranza di fermarsi ad accettare dogmi elargiti gratuitamente come verità inviolabili.
    Per quel che mi riguard, preferirò sempre la reverenza indotta dalla conoscenza alla reverenza indotta dall'ignoranza.
    Rispetto chi crede in qualcosa di divino e che abbia il coraggio di mettere sempre in discussione la sua credenza e che quindi non reputi eretica la possibilità dell'inesistenza di Dio.

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  10. figlio mio tiè andata bene, qualche secolo fa ti avrebbero già arrostito!!

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